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Una sorta di penoso ed estenuante “pendolarismo sanitario” a giorni alterni attende gli sfortunati cittadini termolesi emodializzati, che devono ricevere le necessarie terapie per permanere in vita, con tutti i rischi che queste comportano”.
Dal partito un monito alla Regione Molise: “Termoli che ormai oltrepassa i 35.000 abitanti non merita una sanità da paese civilizzato e gli attacchi perpetrati anche all’Ospedale San Timoteo hanno il manifesto scopo di distruggere progressivamente e definitivamente la sanità pubblica in Molise. Il sindaco Angelo Sbrocca, essendone formalmente il primo responsabile, come intende, dunque, tutelare il diritto costituzionale alla salute dei suoi concittadini e quale azioni concrete intende attivare? Analogo quesito rivolgiamo al Presidente della Giunta Regionale”.