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TERMOLI – La vittoria del Termoli contro il Real Montenero in fondo è stato solo un corollario della giornata, poiché molto più importante ed emozionante è stata la conquista della salvezza sul campo della compagine giallorossa guidata da Paolo Di Lena.
Discreta presenza allo stadio Cannarsa, certamente favorita dall’ingresso gratuito e dalla giornata tutto sommato bella, nonostante le avverse previsioni meteorologiche. La partita è stata piacevole sul piano dell’agonismo, con un Termoli molto reattivo e che forse per la prima volta non ha sofferto cedimenti fisici o psicologici, neppure dopo il vantaggio degli ospiti monteneresi, allenati dall’indimenticato mister Salvatore Cardamone, siglato con un secco diagonale di D’Ottavio dopo poco più di 10 minuti di gioco.
Fortunatamente, rimedia Aime Koffi, dopo qualche minuto, procurandosi un atterramento in area mentre stava pericolosamente penetrando nell’area avversaria. E’ lo stesso Koffi ad incaricarsi della battuta ed a realizzare freddamente il rigore che riporta in parità la partita. La vittoria giunge inaspettata in pieno recupero finale, con un’incornata di De Filippis che anticipa il portiere montenerese e chiude così il match sul 2 a 1 per il Termoli.
Salvezza assolutamente non scontata e del tutto meritata, considerato il sacrificio e la passione che i ragazzi hanno dovuto tirar fuori per impedire una fine ancora più ingloriosa alla squadra giallorossa. Inoltre, possiamo ben dire che questo è stato il Termoli della passione giallorossa, vista la totale presenza di giocatori locali, ma è stato questo anche un Termoli meticcio e dell’integrazione sociale, che ha visto debuttare nella propria rosa diversi calciatori africani, ospiti delle strutture di accoglienza locali (Koffi, Gassama e Sangare). Di fatto ormai cittadini giallorossi sul campo, che hanno onorato la maglia e contribuito moltissimo al raggiungimento del risultato, in particolare, il bravissimo ivoriano Aime Koffee che, insieme a Zied Gabsi, è stato il marcatore più prolifico, un vero caposaldo della squadra.
Dopo le amare vicissitudini societarie, se non altro si chiude in bellezza un campionato travagliato e dalle prospettive ancora incerte. Se la squadra si è salvata sul campo, non possiamo dire la stessa cosa del titolo societario, su cui gravano pesanti incombenze economiche.
Mentre è data per certa la scesa in campo di compagini parrocchiali della città, sono in molti ad auspicare una rinnovata ripartenza della prima squadra cittadina, con annessa scuola calcio e un proprio vivaio da cui attingere e formare la nuova leva calcistica. Sono cose già dette e ripetute, ma purtroppo mai perseguite concretamente.
Resta sempre in campo il progetto della polisportiva termolese, ipotesi a cui l’attuale sponsor pare voglia impegnarsi seriamente. Del futuro giallorosso ci sarà comunque tempo e modo di parlarne e verificarne gli sviluppi, intanto oggi al Cannarsa c’è preponderante solo la voglia di festeggiare.