TERMOLI _ Al sig. Sindaco di Termoli,
Al direttore generale del comune di Termoli,
All’assessore all’ambiente del comune di Termoli,
Al presidente e tutti i consiglieri comunali di Termoli,
la presente per comunicare quanto segue:
Tuttavia, la Teramo ambiente aveva sostenuto che quella sentenza era nei confronti dell’ex gestore Molise Ambiente con il quale ella non aveva e non ha nulla a che vedere.
Grazie a tale posizione rigida e ingiustificabile assunta dalla Teramo ambiente, il dipendente era stato costretto, nuovamente, a chiedere al tribunale di Larino un’ udienza urgente ex articolo 700.
Di fatto, all’udienza del 17 Luglio ’09 il Giudice del lavoro dott. Aldo Aceto aveva accolto le richieste degli avvocati Caterina e Colella, secondo i quali l’annullamento del licenziamento rendeva il dipendente De Santis parte integrante della pianta organica esistente all’atto del passaggio dei dipendenti da Molise ambiente a Teramo ambiente avvenuto il 01/07/2008, condannando la Teramo ambiente al pagamento delle spese processuali nonché al pagamento dello stipendio del dipendente a partire dalla data della sentenza. ciò è in applicazione del CCNL e dello stesso contratto d’appalto stipulato tra il comune di Termoli e la Teramo ambiente. * In data 24/07/09 i legali del dipendente avevano provveduto a notificare la sentenza del tribunale di Larino al datore di lavoro Teramo ambiente e anche allo stesso comune di Termoli.
Tuttavia, a tutto oggi la Teramo ambiente continua a fare l’orecchio da mercante non richiamando il dipendente De Santis in servizio in ottemperanza alla sentenza citata. In quanto sopra, i legali rappresentanti del lavoratore De Santis Valterio dipendente della società TERAMO AMBIENTE invitano le autorità in intestazione ad intervenire presso il gestore del servizio di cui la titolarità è del comune di Termoli, esercitando il potere di controllore sul operato del gestore per quanto attiene al rispetto di tutto ciò che stabilisce il contratto d’appalto, in particolare “ il rapporto con i dipendenti in materia di passaggio”.
Si avverte che in mancanza di un auspicabile intervento entro e non oltre tre giorni – finalizzato al ripristino della legalità , ma soprattutto al rispetto dovuto verso la giustizia e verso un dipendente padre di famiglia che fu privato “ingiustamente” dalla sua unica fonte di reddito e cioè il posto di lavoro – il dipendente sarà costretto suo malgrado a ricorrere alle forze pubbliche per l’esecuzione forzata della sentenza citata. Inoltre, sarà inoltrato un esposto alla procura della Repubblica per l’evidente condotta discriminatoria e persecutoria nei confronti del dipendente De Santis valterio da parte del datore di lavoro con la complicità del titolare dell’appalto e cioè il comune di Termoli.
Avv. Gaetano Caterina
Avv. Tiziana Colella