Alberto Montano
TERMOLI _ Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Consiglio Comunale Alberto Montano e dai Consiglieri di Maggioranza alla notizia della sospensione della pena per Sakineh. Nei giorni scorsi c’era stata una forte mobilitazione da parte non solo dei gruppi consiliari, ma anche delle associazioni femminili che avevano aderito all’incontro a Palazzo di Città per portare avanti delle iniziative finalizzate a dare un segnale forte e a smuovere le coscienze dinanzi a tale condanna. Infatti migliaia sono state le firme apposte on line sul sito di Amnesty International per protestare contro questa condanna disumana.

Tirando un sospiro di sollievo, si è quindi deciso di sospendere al momento l’organizzazione della fiaccolata prevista per il prossimo lunedì 13 settembre che stava già mobilitando associazioni, cittadini e studenti.

“Siamo soddisfatti della notizia della sospensione della pena che è sicuramente il risultato di questa mobilitazione internazionale – ha commentato Montano – ma la nostra attenzione rimarrà comunque alta poiché non dimentichiamo che l’esecuzione resta sotto revisione. L’Italia si è mobilitata immediatamente e siamo contenti che anche Termoli e il Molise abbiano fatto la loro parte.” Inoltre Montano ha auspicato che la positiva risoluzione che si è avuta per Sakineh sia estesa anche alle altre donne iraniane che versano nella sua stessa condizione.

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2 Commenti

  1. e vai!! per il momento va bene così ma cosa dobbiamo fare ora? ognuno nel suo piccolo per raggiungere l’obbiettivo finale di ridare la libertà a sakineh? almeno adesso abbiamo il tempo di organizzarci.e’ meglio dire subito non è merito nostro ma della collettività tutta a livello internazionale che si è mobilitata unita.

  2. pericolo scampato…alleluia!!!
    Contro la pena di morte l’Italia è in prima linea da diversi anni, infatti fu l’Italia che presentò la mozione contro la pena di morte alla commissione per i diritti umani dell’ONU a Ginevra. Purtroppo anche in Italia ultimamente diventa sempre più frequente sentire persone e diversi politici parlare a favore della pena di morte e ad auspicarne il ripristino. Non aspettiamo la minaccia di imminente lapidazione di una donna per commuoverci, scrivere poesie, accendere ceri, organizzare fiaccolate e prostrarci difronte alla crudeltà altrui. L’iniziativa di coinvolgere le istituzioni in modo trasversale e i cittadini, associazioni, scuole etc. andrebbe portata avanti promuovendo incontri e dibattiti che permettano di mettere insieme forze, energie ed idee per contrastare la ferocia, la violenza e tutto ciò che essa produce e ci fa rabbrividire.