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TERMOLI _ Francesca è ossessionata dai soldi. Ha sempre paura di non farcela , di non arrivare a fine mese, di non riuscire a pagare il mutuo della casa, le bollette, le spese occasionali. Eppure non ha difficoltà finanziarie. Ha un ottimo stipendio a cui si aggiunge quello del marito. Ma vive costantemente preoccupata. Non riesce proprio a godersi la vita.
Lorella è una mamma ansiosa. Perché il piccolo mangia troppo poco, perché a due anni non parla ancora. Il pediatra l’ha rassicurata va tutto bene, ogni bambino ha i suoi ritmi di crescita e il suo è comunque nella norma. Ma Lorella non è convinta. Ai giardini scruta ansiosamente gli altri bambini, fa paragoni, teme costantemente per la salute del bambino. “Tutte le mamme si preoccupano per i loro figli” si recita costantemente Lorella.
Due donne normalissime, ma con la tendenza a preoccuparsi sempre troppo, per qualunque cosa. Certo, fastidi ed inquietudini sono per tutti all’ordine del giorno e tendono ad aumentare piuttosto che a diminuire.
Soprattutto se si è donne. Di fronte alle difficoltà le donne rimuginano il problema sino a quando non è stato analizzato in tutti i dettagli, mentre gli uomini preferiscono l’azione al pensiero. Se una donna perde il lavoro la sua preoccupazione è di capirne le cause. Si auto accusa e rivive la situazione all’infinito. Si crea così un circolo vizioso che da origine alla depressione, disordine del pensiero provocato dal pessimismo e dalla riflessione continua.
Ancora, alle radici dell’ansia c’è, spesso, insicurezza e scarsa stima di se. Entrambi molto diffusi tra le donne, a cui oggi si chiede molto sia sul versante lavorativo sia sul versante familiare. E loro rispondono cercando di essere sempre perfette, ma di fronte alle difficoltà emerge il loro ancestrale senso di insicurezza.
Quando mettiamo tutto insieme, il peso per la casa, il lavoro, la tensione per i figli, la promozione del marito e la sua e molto altro ancora. La tensione supera la soglia di rischio e si perde il controllo della realtà.
Per superare questi problemi spesso sono necessari rimedi che la moderna farmacologia non è in grado di fornire. Ricorriamo a moderne tecniche di autocontrollo che tendono al miglioramento ed alla conoscenza di se stessi.
Le linee guida che devono poi essere allargate sono rappresentate da cinque semplici punti.
Individuare gli obiettivi. Per chiarire a noi stessi che cosa vogliamo veramente si può applicare il metodo della visualizzazione creativa.
Analizzate tutte le ansie. Dopo aver capito che cosa volete veramente, cercate di capire quali sono i vostri maggiori motivi di ansia. Identificare il proprio nemico è indispensabile per poterlo combattere.
Scegliete il tempo e il luogo per le preoccupazioni. Cioè scegliete solo una mezz’ora al giorno in cui concentrare le vostre preoccupazioni. Ma non fatelo mai al mattino appena sveglie o la sera prima di andare al letto.
Utilizzate al meglio la vostra mezz’ora. Usate il tempo che avete stabilito per affrontare positivamente i problemi che vi affliggono. Se è il vostro aspetto che vi preoccupa, fate un elenco degli esercizi e degli accorgimenti da adottare per conquistare la forma migliore.
Siate sempre padrone dei vostri pensieri. Non permettete mai ad ansie e a preoccupazioni di assalirvi fuori dai tempi e dai luoghi stabiliti. Con un pò di autocontrollo riuscirete a prevedere quando un “attacco” sta per arrivare.
Se siete riuscite a fare questo siete veramente sulla buona strada e non vi sarà, a questo punto difficili, capire quale strada scegliere per migliorare ancora voi stesse.
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