L’errore fondamentale nell’affrontare il tema del nucleare è quello di farlo seguendo logiche politiche e mi sforzerò quindi di non farlo. Credo che in Italia ci sia un pressappochismo e una superficialità nel prendere decisioni così importanti come il ritorno al nucleare che io non ho davvero alcuna fiducia in questo. Non credevo che questo Governo, dopo il voto contrario alle centrali nucleari (referendum) avrebbe IMPOSTO agli italiani questa scelta per me assurda e immotivata, se non per palesi interessi economici. In Italia tutto si fa per soldi. Le lobby dell’Eni ed dell’Enel multinazionali che con denaro pubblico costruiscono centrali atomiche, dopo anni con denaro pubblico le demoliscono e i guadagni sono per loro mentre i problemi li lasciano ai cittadini. In Italia vi sono centrali nucleari e rifiuti nucleari sparsi sul territorio nazionale non ancora in condizione di sicurezza. Infatti il problema maggiore è l’individuazione della localizzazione di siti per la sistemazione, smaltimento e stoccaggio,in condizioni di massima sicurezza dei rifiuti radioattivi per numerosissimi anni. Che la radioattività sia causa dell’insorgenza di tumori e leucemie non è oggetto di discussione; è semplicemente una constatazione scientifica universalmente,condivisa.
– Siamo sicuri che il nucleare sia davvero conveniente come ci dicono per i costi?
– Lo sappiamo che per costruirle ci vuole molto tempo ed ingenti investimenti e dopo circa 20 anni dobbiamo investire altre ingenti somme per smaltire le centrali nucleari.
– Lo sappiamo che le riserve di uranio sono limitate e i costi aumenteranno in base alle nuove richieste.
– Lo sappiamo che la Danimarca , sfruttando la tecnologia eolica,oggi produce per via eolica quasi il 20% dei propri consumi totali di elettricità.
– Lo sappiamo che la Germania ha annunciato la sua decisione di chiudere i suoi ultimi reattori nel 2021 e il Belgio nel 2025.
– Lo sappiamo che la Spagna si prepara a smantellare le sue nove centrali nucleari.
– Lo sappiamo che l’Austria , il Belgio, l’Estonia, l’Irlanda, la Lituania, il Lussemburgo, Malta e Portogallo sono nettamente contrarie al nucleare.
– Molti amministratori si sono espressi, sull’argomento affermando non siamo contrari alle centrali atomiche ma non le vogliamo nel nostro territorio.
Il Capogruppo cosiliare dell’I.D.V.
Vincenzo Di Narzo
















