TERMOLI _ Sono trascorsi 25 anni dalla catastrofe nucleare di Cernobyl e le conseguenze di tale disastro restano ancora attuali. Il nocciolo radioattivo del reattore è ancora attivo anche se coperto con un cappotto di cemento che comincia a mostrare delle evidenti falle da tenere sotto attenta e costante sorveglianza per evitare ulteriori fuoriuscita di radioattività.
Avendo avuto una esperienza piuttosto diretta con la realtà Ucraina all’epoca dei fatti mi sento di affermare che il problema di Cernobyl è un problema per tutta l’europa anche per motivi politici e geografici e va affrontato in maniera definitiva in collaborazione con lo stato dell’ex unione sovietica che certamente non ha le capacità tecniche e finanziare per risolvere definitivamente il problema.
Quella centrale è come una bomba ad orologeria che potrebbe scoppiare da un momento all’altro mettendo a repentaglio la vita di tantissimi cittadini europei, essa va messa in sicurezza disinnescando il processo radioattivo tuttora in corso incontrollato all’interno del sarcofago che racchiude le barre radioattive. L’Europa e forse anche gli USA devono proporsi con al fine di smantellare l’intero impianto ed evitare che il fuoco atomico che ancora arde nel suo interno sia spento definitivamente ed in mancanza di questo intervenire direttamente nel monitoraggio delle emissioni di radioattività. Quindi il giusto monito rimane quello di non dimenticare il disastro di Cernobyl per le scelte future di politica energetica.
LA SOCIETA’ DEGLI IGNORANTI – Giancarlo Totaro
queste belle parole vagliele a dire al tuo grande capo UDC casini che si è detto favorevole al nucleare…hai visto mai ti ascolti..e cambi idea.
Suggerimento per il prossimo articolo: le radiofrequente tumorali di RADIO MARIA