CAMPOBASSO _ Ancora grandi ospiti al Teatro Savoia: nuovi appuntamenti con l’arte e la cultura. Il 5 e 6 gennaio in scena “Non solo Bolero” con Kleidi Kadiu e la prima ballerina Emanuela Bianchini, magistralmente diretti da Mvula Sungami che ha curato anche le coreografie. Appuntamento imperdibile con la grande danza mercoledì 5 e giovedì 6 gennaio al Teatro Savoia di Campobasso nell’ambito della stagione teatrale 2010-2011. Lo spettacolo, presentato in anteprima durante l’estate, da ottobre è uno degli eventi di spicco delle stagioni dei principali teatri italiani.
Sul palcoscenico il regista e coreografo Mvula Sungani ha voluto raccontare – con stile cinematografico – la storia e la vita di persone comuni sfruttando ed ispirandosi le grandi opere musicali e letterarie: dalla Carmen di Mérimée ai Carmina Burana di Orff, da Amores di Ovidio al Bolero di Ravel. Largo anche alle contaminazioni etniche. Il ritmo trascinerà gli spettatori in un crescendo musicale e coreografico attraverso le composizioni di Orff, Ravel, musiche originali e canzoni popolari.
Non Solo Bolero è uno spettacolo pensato per raccontare le vicende di un gruppo di persone che si trovano insieme in un luogo, o in un’osteria come nella Carmen, o in taberna come nei Carmina Burana, o nella taverna come nel Bolero di Milloss o in un antico luogo come in Amores di Ovidio, dove ognuna racconta la propria storia. Mvula Sungani, importante e famoso coreografo italo-africano, molto noto per la raffinatezza e l’innovazione dei suoi lavori, che negli ultimi anni ha creato opere per stelle del calibro di Raffaele Paganini e Giuseppe Picone, per questa nuova storia ha voluto fare una creazione per un altro grande artista, il ballerino Kledi Kadiu. Questa pièce infatti, necessitava di un interprete forte, intenso, mediterraneo e dal grande carisma da poter affiancare ad Emanuela Bianchini, nota stella dalla tecnica elegante ed intensa ed ai bravi solisti della Compagnia Mvula Sungani. Un intreccio di storie dal forte sapore etnico che vengono caratterizzate da una scansione ritmica costante e crescente, che vede una storia ispirata a grandi opere, come la Carmen di Prosper Mérimée, i Carmina Burana di Carl Orff, Amores di Ovidio ed il Bolero di Ravel, unite da un fil rouge di rarefatta intensità. L’idea è quella di raccontare, in modo cinematografico, la vita e le storie di persone comuni mediante grandi opere musicali e letterarie reinterpretate e trasfigurate da Sungani con la sua visione contemporanea della vita. Il racconto prosegue senza soluzione di continuità entrando ed uscendo dalle melodie con rispettosa disinvoltura. La trama coreografica è un caleidoscopio di colori ed emozioni creato dal movimento che naviga tra le più disparate varianti di forme e di ritmi. Durante la serata si alterneranno nuove creazioni sceniche ad alcune delle coreografie più suggestive e di successo del repertorio di Sungani.
La ricerca dell’autore italo-africano passa dalle dinamiche di origine popolare a quelle di origine più nobile e moderne, e si sublima in un vortice di fisicità e dinamica. Un modo interessante per riscoprire il mondo, l’uomo e le emozioni che lo compongono mediante la danza, la musica, ed i grandi effetti spettacolari che hanno l’obiettivo di emozionare lo spettatore con un vero e proprio susseguirsi di momenti molto raffinati e speciali. Le splendide melodie di Maurice Ravel e Carl Orff vengono intervallate da musiche originali e canzoni popolari che compongono la suggestiva colonna sonora. I costumi sono ideati e realizzati da Giuseppe Tramontano, noto stilista e costume-designer di moltissimi artisti, fictions e spettacoli teatrali. La scena essenziale e stilizzata e le luci d’avanguardia, conferiscono allo spettacolo una visione complessiva cinematografica e moderna.