Nell’interrogazione si sottolinea come il continuo aumento del prezzo del gasolio e la considerevole riduzione delle catture in tutto il bacino adriatico abbiano destato una forte preoccupazione anche nell’associazione armatori della città di Termoli e tra gli operatori del comparto pesca di Termoli che, riuniti in FEDERPESCA, hanno presentato alla direzione generale pesca del Ministero per le Politiche Agricole una nota circa la situazione della pesca in Italia, con particolare riferimento alla grave crisi dell’Adriatico.
Da tempo, gli addetti ai lavori molisani, rivendicano un “fermo biologico” da effettuare in tempi e zone diverse con il divieto assoluto di pesca nelle zone di nursery, e la ridefinizione delle zone di tutela biologiche anche a largo dove, specialmente in primavera, avviene la riproduzione e l’accrescimento di alcune specie ittiche molto importanti per tutto il bacino GSA 17. A tal proposito, l’on. Di Giuseppe ricorda come il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, abbia più volte riconosciuto negli anni la necessità di un fermo biologico per il ripopolamento dei fondali, ma nonostante tutto, il problema continui a persistere senza riuscire ad avere una giusta soluzione.