MAFALDA _ Resta alta l’attenzione dell’Italia dei Valori sulla questione della Società Meridionale Inerti di Mafalda e, dopo tre atti di sindacato ispettivo, ancora senza risposta, l’on. Antonio Di Pietro, unitamente all’on. Anita Di Giuseppe, ha presentato una nuova interrogazione in merito indirizzata ad Elsa Fornero. “Più volte – hanno ricordato Di Pietro e Di Giuseppe – è stato chiesto un intervento da parte del Ministro interrogato per individuare una soluzione che evitasse la chiusura dell’azienda permettendo così ai dipendenti che in essa operano di conservare il posto di lavoro” .

Per gli oltre ottanta lavoratori della SMI il 26 ottobre 2009 è, infatti, partito il regime di cassa integrazione ordinaria, trasformatasi poi in cassa integrazione straordinaria dal 21 dicembre 2009 fino al dicembre 2011, data dalla quale è iniziata la cassa integrazione in deroga, rinnovata per gli attuali 66 beneficiari il 4 agosto 2012 e, oramai, di prossima scadenza. “Oltre ai livelli occupazionali – si legge nel testo – occorre salvaguardare la dignità e la serenità di 66 dipendenti per i quali, dal prossimo 28 ottobre, scadranno i termini degli attuali ammortizzatori sociali. Ecco perché, in merito alla chiusura dello stabilimento – hanno concluso gli on. Di Pietro e Di Giuseppe – torniamo a chiedere quali iniziative intenda intraprendere il ministro del lavoro e delle politiche sociali al fine di scongiurare un ulteriore abbassamento dei livelli occupazionali sul territorio?”

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