Il Comandante Capitaneria Manganelli
TERMOLI _ La ricostruzione della filiera, il controllo del rispetto delle taglie minime del pescato e la ricerca delle frodi perpetrate a danno del consumatore hanno caratterizzato l’operazione che gli uomini della Capitaneria di Porto di Termoli hanno condotto, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Pescara, nelle giornate dal 22 al 25 ottobre 2012 sul territorio molisano e presso le Isole Tremiti. L’attività è stata svolta da circa venti militari, impiegati sia via mare che via terra, con quest’ultimi, in particolare, intervenuti per la verifica dei vari momenti della filiera: dai punti di sbarco, ai mezzi di trasporto del pescato ed infine agli esercizi commerciali, ristoranti, pescherie e mercati ittici localizzati nei Comuni della Regione Molise, anche dell’entroterra.

Nell’ambito dei controlli allo sbarco del pescato è stato constatato l’utilizzo a bordo di tre motopescherecci di sacchi di rete non consentiti, in quanto di taglia inferiore alla minima. Tali reti sono state sequestrate ed a ciascuno dei tre comandanti è stata comminata la prevista sanzione amministrativa di 4.000 euro. Due pescherie di Campobasso e due venditori ambulanti detenevano prodotti ittici privi di etichettatura e sono stati sanzionati con il previsto verbale di 1167 euro.

Due veicoli in transito sulla statale 16, uno in direzione sud Termoli e l’altro in località Montenero di Bisaccia, avevano a bordo 74 e 252 Kg. di pesce vario senza alcuna documentazione che ne dimostrasse la provenienza. Il pescato è stato sequestrato ed ai trasgressori è stato elevato il verbale di 1.500 Euro. Via mare è stato invece accertato, da parte della motovedetta CP2115, il collocamento ad opera di ignoti di due reti da posta di 1000 e 50 metri circa non regolarmente segnalate lungo il litorale Sud di Termoli e presso l’Isola di San Nicola e di due attrezzi da posta, contenenti tre nasse e dodici trappole da pesca del tipo “barattoli”, anch’essi non regolarmente segnalati lungo il litorale Nord di Termoli.

Il suddetto materiale è stato posto sotto sequestro. Nel corso dell’attività di vigilanza è stata anche accertata la costruzione, in itinere, di una tettoia non autorizzata in una concessione demaniale marittima in ambito portuale, con conseguente sequestro dell’opera e denuncia del responsabile all’Autorità Giudiziaria, nonchè la circolazione di un furgone adibito al trasporto del pescato con revisione scaduta. L’operazione di vigilanza e controllo sulla pesca marittima ha comportato, nel complesso, l’elevazione di sanzioni amministrative per un totale di circa 20.000 euro ed il sequestro di 326 Kg. di pescato, oltre a sette attrezzi da pesca.

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