CAMPOBASSO_ “Raramente nel corso della legislatura mi sono appellato alla vostra sensibilità per chiedervi di condividere una causa comune di tutela della nostra regione. In apertura di seduta domattina saremo chiamati a votare la costituzione in giudizio della Regione Molise innanzi la Corte Costituzionale a difesa della nostra legge n.23 del 23.12.2010 adottata in maniera quasi unanime_ così Michele Petraroia scrive, rivolgendosi ai suoi colleghi, Consiglieri Regionali del Molise.
“Con quel provvedimento legislativo _continua Petraroia_ abbiamo salvaguardato le aree paesaggistiche più belle, difeso i siti archeologici di valenza mondiale, tutelato aree naturalistiche, beni monumentali, risorse storiche e un patrimonio culturale che nulla ha da invidiare a quello di altri territori.

E’ nostro dovere costituirci in giudizio, argomentare, contro dedurre e sollevare osservazioni giuridiche che ci danno ragione sia sul piano del metodo che del merito come è stato sancito in diverse sentenze del TAR Molise adottate nello scorso mese di marzo.

La Costituzione ci offre la prerogativa di selezionare le aree in cui non far installare impianti invasivi. L’Unione Europea ci ha dato degli obiettivi di produzione energetica da fonti rinnovabili al 2020 che noi abbiamo già ampiamente superato con 10 anni di anticipo. L’estensione del nostro territorio è pari allo 0,6% di quello nazionale e da solo non può ospitare un numero eccessivo e sproporzionato di pale eoliche, campi fotovoltaici, inceneritori e centrali a biomasse. Dobbiamo essere consapevoli che ci sono limiti di impatto ambientale da non superare se non vogliamo stravolgere l’ecosistema esistente. Evitiamo di contrapporci su una questione che appartiene a tutti quale è la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico.Non mi interessa far passare la Mozione in votazione e per quel che mi riguarda sono pronto a ritirarla se la sostituiamo con un testo simile firmato da tutti.

Per me sarebbe sufficiente un Deliberato della Giunta Regionale con cui si incarica l’Ufficio Legale a costituirsi in giudizio davanti la Corte Costituzionale anche in caso di bocciatura della Mozione. Voglio segnalarvi solo che il punto non è a chi intestare il merito ma è più banalmente l’aspetto sostanziale di difendere, anche per dignità istituzionale consiliare, un nostro atto legislativo”_ conclude Petraroia

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