partigianiTERMOLI – La proposta, all’ordine del giorno di martedì 14 luglio, da parte del consigliere Paolo Marinucci di revocare, con un atto deliberativo formale del Consiglio Comunale di Termoli, la concessione della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini avvenuta nel maggio di 91 anni fa, è un atto dovuto da parte di un ente pubblico che nasce e vive nel rispetto delle norme scaturite dalla Carta Costituzionale.

I consiglieri comunali non sono chiamati ad esprimere un giudizio storico personale sul fascismo, la storia lo ha già ampiamente espresso e gli organi di informazione ne hanno ampiamente parlato anche in ricorrenza delle celebrazioni del 70° anniversario del la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Il loro compito si esplica quotidianamente nel rispettare la democraticità della rappresentanza a cui sono stati demandati dagli elettori. L’ente territoriale non è la casa politica dei consiglieri che in quel momento lo rappresentano ma rappresenta l’organizzazione periferica dello stato repubblicano con le sue norme che vanno applicate. Il Comune costituisce sempre e comunque il riferimento culturale e sociale dei cittadini che vivono nel suo territorio e tra essi le scuole di ogni ordine e grado. Ad essi va data quotidianamente la garanzia di rispetto delle norme oltre i giudizi (o pregiudizi) personali.

ANPI Molise
Loreto Tizzani
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