Una catena di montaggio molto semplice, basata sul preliminare approvvigionamento di merce (giubbini, maglie, camice, ecc.) a buon mercato e senza marchio, sulla quale venivano successivamente cuciti i loghi contraffatti delle principali e note griffe italiane e straniere.
Il tutto veniva svolto in una condizione abitativa di particolare precarietà, con potenziali ripercussioni in materia di igiene e salute. All’atto dell’intervento, i Finanzieri hanno rinvenuto e sequestrato circa 450 capi d’abbigliamento e relativi accessori recanti marchi contraffatti. I responsabili, colti all’opera dai Militari, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria di Larino e risponderanno del reato di cui all’articolo 474 del C.P. (“Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi”).
sempre ai soliti
Poverini. Siamo sempre bravi ad abbaiare addosso agli extracomunitari di turno che cercano in qualche modo di portare un pezzo di pane a casa. E gli italiani che lucrano alle loro spalle?????????? Che schifo.