TERMOLI – Operazione condotta nelle ultime ore dalla Compagnia di Termoli: indagini “trasversali” hanno consentito l’individuazione di una coltivazione di marijuana all’interno di un appartamento. Nella stessa abitazione operava anche una sartoria in “nero”. Colluttazione con i militari, culminata con un arresto per produzione di stupefacenti, una denuncia per resistenza, violazioni alla normativa tributaria a sul lavoro.

TERMOLI – Al termine di indagini serrate condotte in materia di polizia economica e finanziaria, i Finanzieri della Compagnia di Termoli nel pomeriggio del 19 gennaio, in forza di specifico mandato rilasciato dall’Autorità Giudiziaria di Larino, hanno perquisito un appartamento nel centro di Termoli. All’interno dell’immobile i militari hanno individuato una sartoria sconosciuta al fisco, specializzata nella personalizzazione di capi d’abbigliamento, che veniva eseguita con apposite e specifiche attrezzature. Circa 80 abiti (principalmente pantaloni e maglie) erano in lista d’attesa per modifiche, rifiniture e ritocchi. Nel corso della perquisizione, i Finanzieri hanno anche rinvenuto una vera e propria serra, che assicurava lo sviluppo di ben 18 piantine di marijuana, tutte di altezza variabile tra i 25 e i 30 centimetri. Specifici termostati ed un faro, erano in grado di garantire i necessari livelli di temperatura sia al terreno che alla stanza, nonché condizioni ottimali di luminosità.

Non mancavano concimi, fertilizzanti ed un manuale di istruzioni concernente semina, coltivazione e cura delle piantine. Responsabile dell’illecita produzione di stupefacenti, un ventenne termolese, già noto alle Forze dell’Ordine, che, nell’occasione, ha opposto particolare resistenza ai militari operanti. Il giovane è stato tratto in arresto ai sensi dell’art.73 del D.P.R. nr. 309/90 e contestualmente denunciato per il reato di cui all’art. 337 del C.P. (resistenza a P.U.).

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