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TERMOLI _ Caos senza via d’uscita in posta. Al punto che i sindacati sono al ventesimo giorno di proteste e chiedono, tra le tante cose, anche di potenziare il personale per far fronte ai problemi che colpiscono l’intera Provincia di Campobasso in particolar modo il basso Molise: all’appello mancherebbero circa cinquanta lavoratori, da distribuire nel settore del recapito e negli uffici, soprattutto agli sportelli. «Abbiamo dei grossi problemi per quanto riguarda l’apertura degli uffici – spiega Antonio D’Alessandro, segretario provinciale della Cisl che segue la categoria -: spesso fa la sua comparsa il cartello “chiuso per problemi tecnici” ma questo non è affatto vero, si chiude perché manca il personale. Accade di continuo nei paesi.

È una cosa molto grave, l’azienda non vuol capire che c’è bisogno di più lavoratori e continua a sostenere che va bene così. I clienti, però, che a volte prendono un permesso dal lavoro per sbrigare le loro commissioni, poi si ritrovano con gli uffici chiusi». Durante questo periodo sono state pubblicate decine e decine di articoli per raccontare ai cittadini cosa succede in Poste, un’iniziativa messa in campo per informare gli utenti dei problemi, dal momento che sono i primi a pagarne le conseguenze: «Molti ci hanno chiesto spiegazioni, poi alla fine ci hanno dato pure ragione», commenta Antonio D’Alessandro, «d’altronde si chiedono come mai a volte uno sportello è aperto e tutti gli altri no».

Il blocco degli straordinari continuerà fino alla fine del mese, una forma di protesta che sta creando qualche disagio a Poste Italiane, ma anche ai cittadini: «Abbiamo chiesto scusa alla gente che si trova senza il servizio, però dobbiamo far valere le nostre ragioni». Mancano operatori agli sportelli e mancano i portalettere, le assunzioni con contratti a tempo determinato o part-time spesso creano difficoltà e ritardi. «Siamo stati anche bloccati dal nuovo sistema informatico Sdp che doveva agevolare le operazioni, in realtà non è stato così – dice Antonio D’Alessandro -, poi i cittadini se la prendono con l’operatore che non c’entra nulla, molti clienti sono stati mandati via perché era impossibile eseguire le operazioni». I sindacati stanno per organizzare una manifestazione, sono in attesa delle regolari autorizzazioni. «Ormai siamo al punto che se si guasta la stampante si ferma tutto, manca la carta e pure le penne, una cosa vergognosa. Visto che l’amministratore delegato dice che l’azienda è in salute, non capiamo come mai ci siano tutti questi problemi».

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