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TERMOLI _ I servizi postali sono in difficoltà, a farne le spese i cittadini. Venerdì 28 ottobre si è riunita alle ore 16,30 una nutrita delegazione di lavoratori delle Poste, che hanno manifestato per il mancato rinnovo del premio di produttività, scaduto ormai da 10 mesi, per la situazione in cui versano il mercato privati e i servizi postali, contro la decurtazione di 220 euro medi nel conguaglio di giugno. A indire il presidio in Via Pietrunto, le sigle SLP CISL, UIL-POST, SAILP CONFSAL, UGL COMUNICAZIONI. Il segretario CISL Poste Antonio D’Alessandro ha affermato: “manca una seria politica industriale che garantisca sviluppo e futuro, mantenendo i livelli occupazionali. Inoltre, c’è una latitanza aziendale anche a gestire le difficoltà quotidiane.

I Servizi Postali – ha poi sottolineato il segretario – sono in difficoltà per l’avvento dell’informatica (e-mail e posta certificata): con mezzi ormai logori il personale viene abbandonato ad una gestione improvvisata giornaliera con il risultato di disservizi e zone dove la consegna non viene garantita”. Antonio D’Alessandro riferisce era semplice prevederlo…. lunedì 31 ottobre 98 portalettere su Campobasso e provincia, sono Stati collocati in ferie dall’Azienda, senza essere sostituiti…. per questo, oltre centomila cittadini di Campobasso e Provincia, non hanno ricevuto la posta…, poco importa la qualità del servizio e il rispetto degli accordi sottoscritti da Poste con Governo….. (carta della qualità) e OO.SS. Tutto ciò, perché i dirigenti di Poste devono raggiungere gli obiettivi relativi ai lauti premi personali (smaltimento ferie), mentre la qualità del servizio è ovviamente insoddisfacente. Antonio D’Alessandro si rivolge direttamente alla clientela e comunica: “non prendetevela con i portalettere che svolgono il loro lavoro…., i responsabili sono altri….. che hanno altri interessi…. Nel corso del presidio è stata denunciata anche la carenza di personale, con inevitabili ricadute sulla qualità del servizio erogato. “A farne le spese – ha aggiunto Antonio D’Alessandro – sono i cittadini, che non ricevono la posta giornalmente o che sono costretti a fare lunghe file allo sportello”.

La Slp Cisl denuncia, anche, le continue pressioni commerciali a cui sono sottoposti quotidianamente i lavoratori e l’unica cosa che l’azienda sarebbe stata capace di fare è elargire lauti premi ai dirigenti. Questo avrebbe avuto forti ripercussioni sui lavoratori, che di fatto si sono visti negare il rinnovo del premio di risultato, scaduto ormai da 11 mesi. “Sui lavoratori, quindi, sono stati scaricati errori e incapacità. L’azienda – ha precisato Antonio D’Alessandro – si è dimenticata che se è solida e da anni fa utili il merito è dei lavoratori, che ogni giorno con serietà, professionalità, impegno e amore vanno ben oltre il proprio dovere”. D’Alessandro ha poi concluso che “è auspicabile che l’azienda riveda il suo atteggiamento ed entri nel merito dei problemi. Dopo un mese di sciopero delle prestazioni aggiuntive una cosa è certa: la Cisl non si fermerà fino a quando non avrà risposte soddisfacenti”.

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