TERMOLI _ Nella seduta odierna del consiglio comunale tra i punti all’ordine del giorno si è discusso del Piano esecutivo relativo all’intervento di demolizione e ricostruzione dell’ex Hotel Rosary in applicazione della legge regionale n.30 del 2009, meglio nota come “Piano Casa” . Un provvedimento che così come previsto dall’art.13 della legge, consentirà il cambio di destinazione d’uso della struttura che da turistico-ricettivo potrà essere trasformata in immobili di tipo residenziale. Lo scenario che si prospetta, impone a mio avviso una seria riflessione sugli effetti negativi che un simile provvedimento andrà a determinare per la nostra città, che questa stessa Amministrazione ha sempre dichiarato essere a vocazione turistica.

Eppure i rapporti dell’ Amministrazione con la decantata filiera istituzionale, avrebbero dovuto garantire una serie di interventi per lo sviluppo della nostra città ,che invece con provvedimenti di questo tipo rischia di veder compromessa la sua realtà economica e turistica. Se questi sono i presupposti , viene da chiedersi a quali prospettive di sviluppo turistico ha pensato questa amministrazione per la nostra città. Quella del Rosary e quella dell’ex hotel Garim, quest’ultima al vaglio dell’Amministrazione , sono iniziative che potrebbero essere estese anche ad altre strutture ricettive, con il rischio di stravolgere completamente la fisionomia turistica del territorio.

Per una città che vuole puntare al turismo, è impensabile rinunciare a strutture alberghiere sul lungomare, che rappresenta uno dei posti di maggiore attrattività turistica per una località di mare come Termoli Senza contare le conseguenze altrettanto negative per tutte quelle attività commerciali(ristoranti,locali,negozi, etc…) che sono parte attiva nello sviluppo economico e turistico della città. Sarebbe auspicabile invece che la filiera istituzionale facesse uno sforzo reale per rendere il territorio attrattivo con servizi ed infrastrutture, valorizzando le eccellenze del territorio, piuttosto che avvalorare provvedimenti che cancellano di fatto l’identità turistica di questa città.

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