CAMPOBASSO _ La scomparsa di Nicola Di Paolo, l’operaio di Larino di cui la Procura ha chiesto ed ottenuto il rinvio a giudizio per omicidio della moglie dell’uomo e di un amico è stata al centro del processo apertosi ieri in Tribunale a Campobasso.

A sfilare davanti al giudice sono stati alcuni testimoni che avrebbero visto Di Paolo in vari centri del Molise poco dopo la scomparsa. Una ipotesi riportata tra l’altro da Il Tempo Molise in un articolo che suscitò l’interesse dei Carabinieri che stavano indagando proprio sulla scomparsa dell’operaio larinese, circostanza ancora poco chiara.
Ad essere ascoltata, infatti, una giovane di Termoli D.P. che ricorda di essersi imbattuta nel Di Paolo poco dopo la sua sparizione da Larino. La termolese ha ripercorso davanti ai legali, al Pm Luca Venturi ed al giudice quei brevi momenti in cui lo avrebbe incontrato mentre stava a spasso con il suo cane sul lungomare nord di Termoli. “Era abbigliato con vestiti chiari _ ha ricordato D.P. _ ed aveva un’aria svagata”.

Il caso Di Paolo per la difesa della consorte e dell’amico sembra sia ancora avvolta dal mistero in quanto sembra che lo stesso operaio avrebbe potuto decidere di scomparire mentre per la Procura è tutto chiaro, senza ombra di dubbio: è stato ucciso dai due che avrebbero intessuto una relazione amorosa.

La vicenda è destinata ancora a suscitare non poco clamore in Basso Molise così come non si escludono colpi di scena durante il processo.

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