
“Vorrei entrare nel merito di alcuni temi che stanno coinvolgendo il Consiglio regionale, come ad esempio la discussione sullo Statuto. Per quel che concerne la volontà del governatore Iorio di introdurre un articolo sulle radici cristiane della Regione Molise, noi dell’Italia dei Valori crediamo che la civiltà cattolica e cristiana abbiano rappresentato un punto fondamentale nell’evoluzione della cultura e della vita sociale, anche nel nostro Molise. Ma questo dibattito credo che vada spostato in sedi internazionali e non in una realtà locale – che si ispira già ai principi della nazione – che ha fortemente bisogno di occuparsi dei problemi reali dei cittadini e non di valori assoluti. La cristianità ha un valore significativo, ma, a nostro avviso è fuori luogo in un contesto regionale-locale”. “Noi dell’Italia dei Valori crediamo quindi sia più giusto concentrarsi su temi che riguardino da vicino l’istituzione come ad esempio la limitazione dei mandati elettorali per il Presidente della Giunta: si deve evitare di portare la Regione ad uno status monarchico.
Va quindi salvaguardata la democrazia introducendo la limitazione del doppio mandato del Presidente. In secondo luogo, il tema degli assessori: l’Italia dei Valori è favorevole all’idea che gli assessori regionali siano esterni all’istituzione. Bisogna evitare, così come accade nei Comuni al di sopra dei 15 mila abitanti e nelle Province, di mantenere il doppio status di consigliere e assessore altrimenti si rischia di essere sia controllore che controllato. Bisogna distinguere i due piani: quello politico programmatico che spetta al Consiglio da quello puramente gestionale che spetta alla dirigenza. L’assessore deve essere una voce all’interno della Giunta per proporre linee di indirizzo e di programmazione portate avanti dal Consiglio regionale, vera forma di espressione popolare.
In terzo luogo: l’Italia dei Valori, da sempre attenta alla riduzione dei costi della politica, è favorevole al ridimensionamento della Giunta e del Consiglio. La nostra proposta è quella di creare una Istituzione regionale con un numero di sei assessori esterni e 24 consiglieri per dare effettivamente l’idea che qualcosa è cambiato, che non si discuta sempre sulle stesse questioni ma che l’interesse dell’ente vada nella direzione del benessere e della gestione dei problemi reali dei cittadini”. “Infine, noi dell’IdV proponiamo un riordino istituzionale: il Molise ha due Province, 136 Comuni, otto Comunità Montane oltre ad una miriade di enti sub regionali. La nostra proposta, portata avanti già da diverso tempo, è quella di creare una Regione snella, dove non ci sia commistione di ruoli e funzioni tra i diversi enti: la Regione diventa il fulcro dell’attività programmatica e legislativa e gli enti locali, riuniti in Unioni di Comuni, gestiscono le risorse derivanti”.