TERMOLI _ In relazione alla nota stampa inviata ieri dal consigliere regionale di Sel Filippo Monaco agli organi d’informazione, intitolata “Termoli, il turismo che non c’è più”, replica l’assessore al Turismo, Michele Cocomazzi: “Commiserazione, questo è il sentimento che mi pervade nello sforzo – inutile- di tentare un’ analisi alle farneticanti affermazioni di Filippo Monaco riguardanti la cultura ed il turismo della nostra città.

E’ davvero compassionevole la sufficienza dell’esponente di Sel nell’affrontare temi di assoluta rilevanza senza cognizione di causa, con asserzioni incoerenti, infondate, offensive- ma su quest’ultimo aspetto il buon Monaco ci ha ormai abituato da tempo- vomitando considerazioni inconsulte, disordinate e senza un filo logico, perché di logico e di riflessione coerente, con i fatti, nel porsi di Filippo Monaco vi è assoluta distanza e contrapposizione.

Nell’increscioso tentativo di porre chiarezza in un discorso ed in una critica fuorviata e subdola, vorrei capire come si fa a giudicare una pianificazione dell’estate e del suo cartellone degli eventi “tardiva” – ed “improvvisata in pochi giorni”. Che ne sa Filippo Monaco di tutto un lavoro, ormai di mesi, che si cela dietro un cartellone di eventi, con l’incameramento innumerevole di proposte, pianificazioni, dislocazioni temporali e logistiche sul calendario e nei siti della città, l’attenzione alla non sovrapposizione, al coinvolgimento massimo delle realtà locali, al piano di investimenti fattibile nel rispetto delle risorse ridotte all’osso a causa dell’odierna contingenza economica e che tali sono e che purtroppo non lievitano di notte!? Perché offendere le persone nel dichiararle disattente alla cultura, anzi giudicandole prive di interesse ed incompetenti? Vogliamo ricordare il famigerato “Festival delle Nuvole” dell’allora assessore al Turismo Filippo Monaco, vettore di un investimento economico sconsiderato posto sulle spalle dei contribuenti, e foriero di eventi artistici lontani, anzi irrispettosi delle tradizioni della nostra città e che segnarono il declino della sua attività amministrativa?

Ma la cosa che più sconvolge è la classica critica- sterile- alla gestione di un’estate turistica. Possibile che puntualmente e senza argomentazioni fondate si torni ad additare una stagione estiva invece di considerare che Termoli è ormai spinta verso un progetto di destagionalizzazione della cultura e del turismo con un impegno politico che presto vedrà venire alla luce un progetto strategico sul turismo su base annuale e non stagionale? Caro Filippo, checché tu sia impegnato a farneticare – probabilmente spinto a ciò dall’ansia di affilare i coltelli per la prossima paventata campagna elettorale – questa Amministrazione è impegnata su progetti a lungo termine tesi a ribaltare l’impostazione tradizionale di un turismo ed una cultura rinchiusa negli steccati temporali momentanei di un’estate. Forse ti sfuggono tutte le iniziative finora poste in campo, ma siccome questa non deve apparire come una difesa ma la semplice denuncia aperta di una scomposta ed irriguardosa analisi senza capo e né coda, ti invito a meglio seguire le mie e nostre iniziative in campo culturale.. Mi limito in questa sede a replicarti unicamente sulle tue asserzioni:

Il lungomare sarà presto oggetto di una riqualificazione e arricchito di strutture. Anche qui, l’opera di sensibilizzazione alle attività commerciale di intrapresa privata come i lidi balneari, dovrà portare a scelte nuove. Perché un lungomare si rivitalizzi non basta l’offerta turistica diurna di un lido o di un ombrellone; è necessario che anche in fascia serale queste strutture, debitamente attrezzate, siano luogo di accoglienza e di intrattenimento.

Il Borgo antico, al contrario di quanto tu dici, è già stato dotato di varchi elettronici e telecamere, siamo in attesa dell’adozione dei necessari adempimenti ministeriali per renderli operativi; ed è ferma intenzione del Sindaco di fare in modo che i luoghi strategici del Borgo diventino definitivamente ed esclusivamente aree pedonali. • Circa il Termoli Jet, non credo si possa addebitare al Comune di Termoli alcuna responsabilità in ordine alla stantia situazione della linea inattiva, estranea, come ben sai, alla nostra competenza, piuttosto mi sfugge se e con quale impegno, in questi nove, hai affrontato il tema in Consiglio Regionale nel sollecitare le opportune risoluzioni.

Mi dispiace, infine, doverti contraddire in ordine alle attività culturali e a quelle che, al di là delle meritorie associazioni private, sono state poste in essere durante tutta la stagione autunnale ed invernale. Mi sa tanto che attorno all’osso ti sei perso tanta polpa!!!! Ma soprattutto, Ti prego di una cosa, sulla Cultura e nella fattispecie di Termoli, sul Turismo, si giocano le sorti future di una comunità intera. Allora, al di là della legittima contrapposizione politica e dialettica che, tuttavia, deve ritrovare nel suo esplicarsi uno stile ed una moralità, guardiamo insieme, anche utilizzando una contrapposizione politica seppur costruttiva alle priorità ed emergenze. Ti ricordo che a breve la città rischierà di perdere l’unica risorsa strutturale degna di questo nome per operare la cultura della rappresentazione e non solo, e mi riferisco al Teatro Lumiére, che essendo di proprietà privata, rischia nel prossimo futuro di essere strappata alla nostra disponibilità.

Un’ultima annotazione ti è dovuta sulla vicenda Slow Food. A parte lo spiacevole inconveniente che mi è parso di capire sia stato il frutto di malintesi burocratici, ma non entro nel merito non conoscendo a fondo la questione, tentando di cavalcare questa vicenda, stai dando una prova lampante della tua impreparata e scombinata improvvisazione nell’affrontare gli argomenti pur di attaccare a tutti i costi; non aggiungo altro perché il resto lo conosci bene e sai a quale rettifica sei stato costretto. Almeno in questo ti riconosco un minimo di coerenza. Mi auguro che questa sia l’ultima replica alla quale mi costringi perché non mi appassiona affatto. Se al contrario, ritieni di doverla fomentare ulteriormente, ti invito ad un pubblico confronto”.

Assessore alla Cultura Michele Cocomazzi

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