La stazione di Termoli
La stazione di Termoli
TERMOLI – Termolesi: riflettiamo un attimo, conoscere…. per scegliere la soluzione migliore A proposito del raddoppio dei binari per la tratta Termoli – Lesina, Associazioni, Comitati e cittadini che per anni hanno sollevato perplessità sul progetto presentato da Rete Ferroviaria italiana s.p.a., stanno apprendendo dagli organi di stampa che il Comune di Termoli ha espresso parere favorevole il 14/11/2014 al progetto.
Riducendo la cronologia all’essenzialità e avendo a disposizione: 1) Il parere negativo espresso dalla Commissione Speciale di Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio al progetto del raddoppio ferroviario così come presentato nell’abitato di Termoli del 2004 2) Il parere positivo 1294 del 12/07/2013 del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Mare e del Territorio 3) Il Piano di Risanamento Acustico presentato da RFI, ai sensi del DM Ambiente 29/11/2000, per l’abbattimento del rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura ferroviaria nel Comune di Termoli (dunque inquinamento acustico esistente già con il traffico ferroviario attuale e legato all’incremento dei binari nel corso degli anni che sono andati a modificare, cambiare l’impatto sull’urbanistica già consolidata, senza mai intervenire con opere di mitigazione).

I cittadini chiedono alle Amministrazioni che hanno dato parere favorevole all’accordo: – Quale studio integrativo e definitivo è stato prodotto, presentato, approvato e divulgato da RFI e dall’Amministrazione Comunale di Termoli circa l’impatto del raddoppio sulla salute pubblica della popolazione termolese, visto che la Commissione Speciale di Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio a pag 14 di 17 del 2004 esprime parere negativo al progetto del raddoppio dichiarando testualmente, 3.5 Componente Uomo e Salute Pubblica: “ Nello Studio non viene considerata la componente salute Pubblica” ? – Quale studio integrativo e definitivo è stato proposto, presentato, approvato e divulgato da RFI s.p.a. e dall’Amministrazione del Comune di Termoli sulla componente “Rumore e Vibrazioni” visto che al punto 3.6 (che ha poi determinato il parere negativo espresso dalla Commissione Speciale di Valutazione di Impatto Ambientale) è scritto nero su bianco “E’ da sottolineare che il Proponente non ha preso in considerazione l’impatto determinato dall’aumento del traffico ferroviario nell’abitato di Termoli”, così come giustamente sottolineato dalla Regione Molise nella nota espressa? – Il parere positivo 1294 del 12/07/2013 del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Mare e del Territorio riguarda solo la variazione del tracciato per la salvaguardia dell’ambiente fluviale (Biferno, Saccione e Fortore) e costiero (tracciato alternativo alla costa di Campomarino, Lesina, Serracapriola e Chieuti). Termoli rientra nel Lotto 2. – Il lotto 2 inizia al Km0 cioè dalla Rotonda di Via Corsica (distributore Cannone) fino a immediatamente dopo la stazione di Campomarino per un totale di Km 5+940 m.

Nel progetto, a cui è stato dato parere positivo da parte del Comune di Termoli, dal KM 0 cioè dalla rotonda di Via Corsica (distributore Cannone) per i quasi 6 Km direzione Campomarino, Termoli avrà una barriera di pannelli antirumore di lunghezza m 4.078 al binario dispari e 3.709 m di barriera di pannelli antirumore binario pari (dati pubblicati pag.196 di 197 del SIA 2013 e progetto SIA_141-1 pdf Barriere dal KM 0). A questo punto ci si chiede: ma cosa si è approvato? Chi ha permesso che un unico progetto, altamente impattante e controverso, nelle soluzioni, fosse proposto e approvato a spezzatino e non organicamente? Perché i lotti 1 e 3 del raddoppio sono completi di studio e valutazione, mentre il lotto 2 che interessa Termoli, l’unico centro urbanisticamente impattato, considera solo Termoli SUD e la riempie solo ed esclusivamente di una barriera antirumore? E a 10 metri a Nord del KM 0 dove iniziano tutti i condomini più alti e abitati di Termoli cosa è previsto? Perché, come minimo, non è stato richiesto a RFI di presentare un progetto organico e definitivo, che includesse tutti gli interventi previsti su tutto il territorio Termolese, per poterne valutare l’impatto totale e non lo spezzatino?

I tecnici di RFI, forse, hanno ritenuto opportuno non presentare in un colpo solo la distesa chilometrica di pannelli fonoassorbenti su tutta la costa termolese Nord, Sud e tutto il centro. I cittadini di Termoli hanno per anni richiesto a RFI e a tutti i politici che si sono succeduti poche cose: 1) raddoppio del binario 2) localizzazione della stazione al centro di Termoli 3) delocalizzazione della sottostazione elettrica di Viale Trieste e della doppia terna di elettrodotti ad altissimo voltaggio per un risanamento elettromagnetico di tutta la città (nessuno accenno alla sua delocalizzazione nel progetto approvato e ci appare tardivo e, quasi imperdonabile, averlo sottovalutato, o peggio dimenticato, nell’unico documento ufficiale di impegno di lavori finanziabili da parte di RFI) 4) copertura insonorizzata di tutto il tracciato cittadino interessato dall’aumento del traffico ferroviario in modo da riammagliare urbanisticamente Termoli, risanare acusticamente tutto il centro cittadino, utilizzare la copertura dalla Madonnina al Ponte dell’Università come sedime per parcheggi, spazi verdi, viabilità alternativa 5) Studio comparativo costi/benefici della soluzione proposta dai cittadini e della soluzione, invece, proposta da RFI e dai vari Amministratori Comunali interessati più che altro ad acquisizioni di terreni e proprietà….. Non occorrevano altri tavoli e altre trattative: occorreva chiedere che venissero inserite, seduta stante, le richieste di Termoli (delocalizzazione elettrodotti, stazione al centro, copertura di tutto il tracciato cittadino), che solo in tal modo potevano essere valutate e finanziate.

Come disse qualcuno “a pensare male si fa peccato ma……”ed è stato così che con un blitz RFI s.p.a ci ha rifilato lo spezzatino sfilandosi dalla responsabilità di presentare il progetto organico su tutta Termoli . Nel documento approvato c’è sia lo studio che la valutazione del nuovo elettrodotto ad alto voltaggio di Chieuti, ma dell’eliminazione degli elettrodotti che attraversano tutta Termoli NON C’E’ TRACCIA nel progetto finanziabile, e nessun protocollo d’intesa potrà sostituire né finanziare lo spostamento della sottostazione elettrica se non è inserita ufficialmente in un’opera di interesse strategico nazionale quale il raddoppio ferroviario.

Ora occorre attivarsi subito a tutti i livelli politici e istituzionali per correggere, e motivi ce ne sono, un errore di valutazione che i cittadini non vogliono pagare ad RFI s.p.a e sono pronti a raccogliere firme e ad indire un referendum cittadino (visto che dopo anni di battaglie, del Comitato Civico Termolese e del Forum delle Associazioni, il regolamento referendario è stato finalmente introdotto nello Statuto Comunale) per dimostrare che nessun progetto può passare sulla loro salute e sul loro territorio se non è chiaro, organico, conosciuto e condiviso, soprattutto se divide ulteriormente la città. E’ l’ultima opportunità che resta a Termoli e ai Termolesi per poter contribuire al miglioramento del trasporto su rotaia e non subirne solo lo sferragliamento merci. Riflettiamoci prima che altri decidano per noi Molisani, perché Termoli è l’unica stazione molisana interessata dal Corridoio Adriatico e per contare non possiamo accontentarci della concessione di qualche area parcheggio e km di barriere antirumore visto che altre realtà urbane a noi vicine (Campomarino, Vasto, Pescara) hanno ottenuto la risoluzione strutturale dei loro problemi viari e di riassetto urbanistico cittadino.

COMITATO CIVICO TERMOLESE

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1 commento

  1. Double face
    Ottimo intervento da parte del Comitato Civico Termolese anche se apparentemente o, forse, volutamente “molle”. Se non ricordo male, esponente importante del Comitato è l’avv. Marcello Antonarelli, persona che, peraltro, stimo e rispetto. A lui, però,che ha tanto sostenuto il consigliere eletto Di Tella, chiedo di interessare sull’argomento quest’ultimo. A maggior ragione, perchè Di Tella è degna persona e perdippiù architetto.