L’intento dell’Amministrazione è quello di una valorizzazione di tali punti mediante l’affidamento ad associazioni senza scopo di lucro e comitati di quartiere. Oltre a tali organismi saranno accettate anche richieste di privati che avranno la possibilità di ottenere in concessione la zona ma avranno, nel contempo, l’obbligo di mantenerle in ordine, curate e soprattutto ben pulite. Si tratta di una cessione in diritto di superfice e concessione tipo locazione. “L’Amministrazione fino ad ora non ha l’esatta percezione delle sue proprietà in questo ambito _ ha spiegato l’Assessore comunale al ramo Ennio De Felice _ e di conseguenza non è facile nemmeno gestirle e tenerle in ordine per cui si vuole avviare un processo di valorizzazione attraverso la collaborazione con associazioni e privati cittadini.
Attualmente ci sono molte richieste da parte di organismi non a scopo di lucro su varie zone della città”. Le aree verdi oggetto di censimento sono concentrate soprattutto nella periferia tra Contrada Difesa Grande, Colle Macchiuzzo, il quartiere Porticone e Colle della Torre. La più “gettonata” di tutte è Difesa Grande.
“Ci sono delle zone in via dei Pruni, via degli Aceri, via delle Magnolie _ ha proseguito De Felice _, completamente icolte che puntiamo a risistemare con questo progetto. A mio avviso sarebbe una buona idea affidarle in gestione perchè vengano riqualificate ma resteranno sempre di proprietà comunale“.
Ma le novità non finiscono quì. E’ in fase di discussione tra più settori comunali anche il Piano dei chioschi. Il documento programmatico è oggetto di studio e valutazione dell’assessorato Patrimonio e commercio.
“Nell’ambito di questo progetto si individueranno delle zone tra cui alcune di quelle verdi abbandonate, più vicine al centro, sulle quali si darà la possibilità di installare un chiosco per la somministrazione di bevande e cibi da asporto dietro l’impegno di organizzare al meglio il territorio circostante” ha concluso De Felice che sta analizzando più idee con il vice Sindaco Vincenzo Ferrazzano per giungere alla soluzione migliore e coniugare le esigenze dei commercianti con quelle del Comune.