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ROMA _ “Con l’approvazione della Convenzione di Lanzarote, viene introdotta nel nostro ordinamento una disciplina specifica per la tutela del bambino e dell’adolescente per contrastare la violenza e lo sfruttamento sessuale dei minori” commenta così il voto favorevole della Camera al trattato che punisce gli abusi sessuali sui bambini l’on. Anita Di Giuseppe. Questa Convenzione è un fondamentale strumento di diritto internazionale per contrastare le diverse forme di abuso sessuale commesse su bambini e adolescenti con l’uso della forza e delle minacce, rendendole reati. La sua approvazione ratifica un importante accordo internazionale che integra l’ordinamento giuridico italiano su una situazione ancora confusa. – precisa l’onorevole – In questo modo s’inseriscono norme innovative e avanzate circa l’allontanamento dalla casa familiare, la mutilazione degli organi genitali femminili e le restrizioni per detenuti accusati di reati a danno di minori. Inoltre s’istituisce un fondo per le vittime degli abusi. Si tratta di norme che tutelano i minori, che sono così facilmente attaccabili e incapaci di difendersi.

Pedofili e adescatori siano consapevoli che lo Stato è capace di combatterli e ha il potere di infliggere loro una pena.” L’on, impegnata sul fronte della scuola aggiunge : “Naturalmente, i reati contro minori non possono essere affrontati solo con nuove leggi
, ma anche con azioni preventive e formative, che coinvolgano soggetti pubblici e privati. Insieme alle Forze dell’Ordine e all’Autorità giudiziaria, devono essere le famiglie, la scuola, gli educatori, i servizi del territorio, allora sì che il quadro potrà dirsi completo. Per questo – conclude – è importante inserire nel codice penale l’istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia, i maltrattamenti contro familiari e conviventi, la prostituzione minorile, la corruzione di minorenne, la confisca del profitto derivante dall’attività di sfruttamento sessuale di minori e l’adescamento anche via internet”.