TERMOLI _ Le Commissioni consiliari al Comune di Termoli? E’ un “valzer” di deleghe tra consiglieri e capigruppo per partecipare non solo alle commissioni di appartenenza ma anche a quelle di cui non si fa parte. Una sorta di “balletto” che impegna quasi quotidianamente gli esponenti partitici di entrambi i “fronti”. I capigruppo dei partiti di maggioranza ed opposizione, sulla base di una delibera approvata dal Consiglio comunale durante il mandato del notaio Vincenzo Greco, la 12 del 17 marzo del 2008, pubblicata sul sito del Comune, autorizza, contrariamente al passato, i capigruppo dei partiti presenti in Comune, a prendere parte alle commissioni, non solo quelle di appartenenza, ma anche alle altre, per poter esprimere un proprio giudizio rispetto alle problematiche trattate pur non assegnando loro il diritto di voto.

La stessa delibera che è stata portata in discussione dall’allora Presidente del Consiglio, l’avvocato Laura Venittelli, oggi neo Deputata del Pd, permette ai capigruppo: “di partecipare alle commissioni senza diritto di voto ma con diritto di parola e sono equiparati a tutti gli effetti ai componenti delle commissioni stesse“.

Ciò significa che per tali esponenti politici non è difficile prendere parte a numerose commissioni ed a raggiungere mensilmente il massimo, ovvero le 884 euro lorde. Lo stesso capogruppo, in caso di impossibilità propria, può delegare un altro consigliere a partecipare al suo posto. La delibera votata durante il mandato Greco, ha di fatto, dato il via ad una sorta di “via-vai” continuo di deleghe tra i consiglieri che, in tal modo, riescono a prendere parte non solo alle proprie ma anche ad altre adunanze guadagnando 39,77 euro lordi. Per poter ottenere questo risultato, di grande rispetto per la popolazione termolese che “mantiene” l’intero sistema municipale pagando le tasse, l’allora amministrazione cambiò addirittura il regolamento comunale.

Quel sistema “inaugurato” dalla gestione del notaio, è tuttora in vigore. Di conseguenza i capigruppo dei partiti partecipano alle sedute che desiderano e guadagnano il gettone soltanto intervenendo su uno o l’altro problema. Complessivamente, l’attuale amministrazione, spende annualmente per il mantenimento dei soli consiglieri comunali: 221.687 mila euro. La cifra raddoppia raggiungendo i 400 mila euro se si annoverano gli emolumenti del sindaco (Di Brino perpecisce il 50 per cento dalla indennità in quanto dipendente Asrem in servizio), degli assessori alcuni dei quali percepiscono il 50 per cento in quanto dipendenti Asrem, il Presidente del Consiglio che ha il mensile dimezzato in quanto anche lui dipendente Asrem. Tutti i dati  è riportata su una tabella riassuntiva delle indennità liquidate per il periodo di un anno dal Comune di Termoli.

La documentazione è stata chiesta ed ottenuta da questa redazione con formale documento all’attenzione del segretario comunale. Ma le novità non finiscono quì.

In un momento drammatico per le famiglie termolesi che, sempre di più hanno bisogno di aiuto rivolgendosi anche alle associazioni di volontariato per derrate alimentari, latte per i bimbi e vestiti, si evidenzia, sulla base di una serie di testimonianze raccolte in Municipio tra i dipendenti nel corso di vari mesi, come tali commissioni prima di giungere ad una decisione necessitano di più sedute, spesso di breve o brevissima durata.

Ma c’è di più. Nel caso in cui ad una adunanza non prendono parte alcuni componenti mentre altri sono arrivati e risultati presenti, per mancanza del numero legale non si può discutere di nulla ma il gettone di presenza, anche in questo caso, viene assicurato a coloro che si sono presentati. Una vicenda quest’ultima che non piace troppo agli stessi impiegati municipali che assistono all’andirivieni continuo degli esponenti dei partiti con commenti più o meno coloriti.

Erminia Gatti
Erminia Gatti

Su questo “andazzo” che oggi più di ieri non sta piacendo affatto, ha “alzato i veli” la consigliera comunale di minoranza Erminia Gatti che, con coraggio, è stata l’unica fino ad oggi ad esprimersi sull’argomento prendendo una posizione molto chiara. L’unica che ha avuto il fegato di “mettere i puntini sulle i” confermando, tra l’altro, che l’inchiesta giornalistica di myNews.it ha denunciato in maniera netta: il “business” esistente sulle commissioni consiliari.

«Mi si contesta di non stazionare stabilmente alle innumerevoli commissioni che quotidianamente ed il più delle volte inutilmente riempiono l’agenda dei consiglieri? Ebbene si, confesso di sentirmi in grave imbarazzo alla maggior parte di queste riunioni, che tra continui aggiornamenti, ordini del giorno che non arrivano mai corredati degli atti presupposti o ivi richiamati, tenore e modalità del loro svolgimento, è più un gettonificio che il principale organo consultivo del Consiglio.»

MyNews.It conclude, con gli ultimi dati odierni, l’inchiesta sui costi della politica a Termoli evidenziando il numero spropositato dei componenti del consiglio, attualmente 30. Dalle prossime consultazioni, il consiglio subirà una riduzione a 24 anche se, a nostro avviso, risultano ancora numerosi per una cittadina di 30 mila abitanti. 

In Regione Molise si è dato un “taglio” al numero ed anche una sensibile riduzione dei compensi, si attende un segnale tangibile anche dai rappresentanti cittadini a cui è andata la fiducia dei termolesi alle elezioni.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

4 Commenti

  1. Mi dispiace dover dare ragione alla Gatti, non mi é mai piaciuta molto ma su questa cosa ha detto una cosa giusta. E poi diciamo la verità, c’é gente che si va a guadagnare lo stipendio, al Comune, quando per i cittadini non ci sono mai soldi per i servizi sociali o aiutare le famiglie in difficoltà. É una vergogna!

  2. No Comment
    Oltre 400,000 euro/anno(lorde) per mantenere la (sola) macchina politica del Comune di Termoli! Una cittadina di soli 30mila abitanti … Per i magnifici risultati dei consiglieri ed i grandi traguardi raggiunti … Vi darei al massimo 100/euro al mese nette!

  3. 1 Consiglio
    Carissimi Consiglieri… perché, in nome della Trasparenza, non fate pubblicare online sul sito istituzionale del Comune di Termoli i “Verbali delle Commissioni Consiliari”, come d’altronde si fa già da tempo per altri comuni? Grazie e Buona Pasqua a Tutti.

  4. trasparenza
    LE DELIBERE DOVREBBERO ESSERE PUBBLICATE SUL SITO DEL COMUNE….QUESTA E’ TRASPARENZA. PER QUANTO RIGUARDA I COSTI…STAVAMO MEGLIO QUANDO STAVAMO PEGGIO PERCHE’ A QUEI TEMPI ESISTEVA IL PUDORE.