CAMPOBASSO _ L’ondata di maltempo ha causato il naufragio della rete ferroviaria molisana. Purtroppo non si tratta di una fase passeggera di criticità né solo della mancata liberazione degli scambi dalla neve pur grave. Il Movimento Consumatori e L’Altritalia Ambiente hanno prodotto una letteratura sul problema delle ferrovie molisane dal 2006 ad oggi denunziando malfunzionamenti e suggerendo sempre soluzioni che a volte sono state anche ascoltate come per il “treno veloce” per Roma, il coordinamento degli ultimi treni da Roma e Napoli con quelli a lunga percorrenza. La denunzia dei mali fondamentali non è stata invece ascoltata fino a scoraggiarci negli ultimi tempi per quello che è apparso come un declino inarrestabile. Il nostro monitoraggio sistematico, ma anche la cronaca quotidiana, afferma Filippo Poleggi. hanno evidenziato i ritardi “ordinari” e quelli incredibili di ore lungo le linee molisane ben prima della “eccezionale nevicata”.

In realtà il maltempo ha portato allo scoperto una deriva in atto già da molti mesi. La paralisi totale verificatasi ora, forse per paradosso, ci offre una speranza perché non siamo più soli, con l’associazione delle vittime di Roccasecca e alcuni comitati spontanei di utenti, nati e scomparsi nel tempo, ad occuparci di quella che dovrebbe essere una risorsa per la nostra regione, sempre che si vogliano affrontare i problemi veri “ politici” e tecnici dai quali si sfugge. Molte voci si sono levate. Il 9 luglio 2008 scrivevamo “Per le ferrovie il Molise è un limone da spremere”. E’ ormai evidente a tutti che la gestione Moretti tende ad acquisire il più possibile dal trasporto locale per gli ambiziosi e inutili obiettivi delle frecce rosse e bianche, inutilmente ambiziosi perché rivolti solo ad una minoranza di italiani che vivono nelle grandi città, dato che la maggioranza vive in medi e piccoli centri e soffrendo i disservizi del trasporto locale raramente raggiunge utilmente i treni veloci, o non li raggiungono per niente.

I segnali di questa “politica” li abbiamo denunziati da tempo anche per il Molise:- – trasferimento e smantellamento del sistema D.C.O. regolatore del traffico che consentiva un efficiente raccordo con le linee principali e un ottimo sistema di governo delle tratte molisane: – costante utilizzo, ormai quasi esclusivo per la linea Campobasso-Benevento e non solo, del servizio automobilistico sostitutivo. Ferrovie lucra impropriamente la notevole differenza tra il costo kilometrico riconosciuto su rotaia e quello su gomma; – costante riprogrammazione di lavori di miglioramento delle tratte, finanziati con soldi pubblici, già programmati negli anni precedenti; – dismissione delle officine, prima Campobasso e poi anche Benevento, con la conseguenza che treni vecchi e nuovi continuamente accusano guasti e lasciano i poveri viaggiatori a guardare la luna o i lupi nelle solitarie campagne dove restano bloccati.

Se si vuole guardare in faccia il problema occorrono a nostro avviso queste azioni: – attivazione della Giunta regionale , per essa dell’Assessore Velardi, allo scopo di trovare subito un intesa con le altre Regioni competenti in merito al trasporto locale per chiedere il superamento dell’attuale assetto transitorio e privatizzare il trasporto ferroviario;dove ciò è stato fatto ci sono imprese dedicate al trasporto locale che nello loro mani rende ed è efficiente; per altro il treno Ventimiglia -Parigi costa circa un terzo del Roma – Milano; – nell’ immediato istituire il compartimento e la Direzione autonoma del Molise. L’attuale Direzione ha competenza solo per una delle tre società di gestione, quella del movimento passeggeri ma non gestisce la rete ed il materiale rotabile con evidenti limiti; – controllo, da parte della Regione che finanzia e delle associazioni dei cittadini utenti, del bilancio di gestione delle Ferrovie del Molise per destinare gli utili al sistema molisano; – – ripristino del sistema D.C.O. di gestione del traffico per le ferrovie molisane smantellato da Moretti il “razionalizzatore”, – riattivare l’officina di manutenzione dei treni a Campobasso. – Queste ci paiono alcune indicazioni di lavoro indispensabili abbandonando le lamentazioni e resistibili minacce che servono a poco o nulla. Ci auguriamo che la generale indignazione si tramuti in volontà di cambiare e decisa operatività.

Filippo Poleggi Presidente Movimento Consumatori

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