Una vicenda che, all’epoca, fece molto discutere e determinò più di qualche polemica. A distanza di qualche tempo la Procura ha chiuso le indagini e chiesto il rinvio a giudizio dell’ex amministratore e delle altre due persone. Oggi il Gup è chiamato a stabilire nel corso dell’udienza se rinviare o meno al processo gli indagati sulla base delle risultanze delle accuse e delle motivazioni della difesa.
I tre sono assistiti dai penalisti Antonio De Michele, Domenico Bruno e Domenico Porfido.
Oggi, sempre davanti al Gup del Tribunale di Larino, approdano anche i farmacisti di Termoli. Nei confronti di cinque operatori è stato chiesto il rinvio a giudizio a seguito delle indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione di Campobasso che, qualche mese addietro, hanno denunciato i titolari di farmacie ma anche di due sanitarie del Basso Molise per aver chiesto ai clienti un prezzo remunerativo per alcuni prodotti in vendita rispetto ai costi stabiliti dalle tabelle dell’Asrem rimaste “paralizzate” ai prezzi di un decennio fa.
In sintesi, i rimborsi dell’azienda sanitaria alle farmacie per alcune tipologie di prodotti da vendere ad utenti meno abbienti sono inferiori ai costi di acquisto sul mercato nazionale degli stessi determinando un “gap” che i farmacisti hanno fatto rimbalzare sugli utenti. Questa la vicenda alla base dell’indagine che ha scatenato la reazione degli operatori.