Vincenzo Greco
Vincenzo Greco
TERMOLI _ Lettera aperta dell’ ex Sindaco Vincenzo Greco al Commissario Prefettizio del Comune di Termoli Roberto Aragno, che pubblichiamo integralmente.

Stimatissimo dr. Aragno,
ci siamo incontrati la prima volta qualche giorno prima del Natale 2009 e poi poche altre volte in seguito e ho avuto modo, sin dal primo incontro, di intravedere in Lei, oltre ad una sua sicura competenza, un grande senso di equilibrio, la qual cosa era quanto di meglio potevamo aspettarci in quel contesto ed in quel momento di grande fibrillazione in cui Lei si è trovato improvvisamente catapultato.
So che anche Lei, man mano che prendeva conoscenza della realtà amministrativa del nostro Comune, dopo un primo atteggiamento di naturale diffidenza, ha avuto modo di fugarla costatando, giorno dopo giorno, l’enorme lavoro fatto da me e dalla mia Amministrazione per ricondurre la città alla pratica della legalità e della trasparenza.

E, così, ha constatato anche la sanità contabile e le condizioni di normalità in cui versano le finanze del nostro Comune, nonostante il riconoscimento che abbiamo dovuto fare degli enormi debiti fuori bilancio fatti dai Sindaci che mi hanno preceduto. E tutto ciò dopo la presentazione catastrofica che Le avranno certamente fatto taluni rappresentanti della mia opposizione. E’ stato persino intervistato – mi è stato raccontato – dopo un incontro sull’argomento con il nuovo Prefetto, dal solito giornalista di regime che si aspettava di sentir proclamare da una voce ufficiale ed autorevole come la Sua le condizioni disastrose dei conti del Comune di Termoli e la Sua deludente risposta a riguardo il solito giornalista di regime si è guardato bene dal pubblicarla.

Quindi, posso immaginare che si sia stemperata la Sua naturale, doverosa diffidenza iniziale e ciò mi è stato comprovato dalla riconferma, dopo l’azzeramento, delle nomine da me fatte del Segretario Generale e dei Dirigenti e del personale direttivo che mi hanno accompagnato nella mia esperienza amministrativa, salvo in due casi nei quali il suo giudizio è stato patentemente difforme dal mio.
Insomma, la Sua serenità di giudizio e il Suo equilibrio hanno contribuito molto a stemperare quella sovraeccitazione, anche  mediatica, di cui Le dicevo prima.
Di ciò la città non può che ringraziarla. Ed anche io, personalmente, le sono grato.
Ma c’è un cruccio che mi tormenta in questi giorni.
Ho constatato, sul concorso pubblico da me attivato per la scelta del nuovo comandante della Polizia Urbana, che, nonostante la procedura relativa si sia completamente espletata sin dal 19 dicembre scorso, il Comune di Termoli – rectius il Dirigente competente dott.ssa Carmela Cravero – non ha ancora provveduto ad effettuare la nomina e l’insediamento nelle funzioni del vincitore del concorso e la città, a causa di ciò, è ancora senza il suo Comandante della Polizia Urbana, legittimamente già scelto con concorso pubblico.
Questo ritardo è inspiegabile, perché, come Lei sa, dopo la chiusura, con la proclamazione del vincitore, del procedimento di cui consta il concorso,  la  nomina del vincitore con l’attribuzione delle funzioni è un provvedimento che non ha alcun contenuto discrezionale, ma è un semplice “atto dovuto”.
Ora, il mio cruccio non sta – o meglio non sta solo – nel fatto che si sta ledendo un diritto soggettivo di una persona che lo ha maturato, peraltro, in totale trasparenza e legalità: non conosco nemmeno fisicamente il signor Antonio Valente, perché il giorno in cui lui compiva la prova orale del suo concorso io ero impegnato a percorrere le strade della città insieme a Sua Eccellenza il Vescovo e ad alcune migliaia di altri cittadini di Termoli per manifestare contro la reviviscenza del progetto nucleare.

La mia preoccupazione è che questo inspiegabile ritardo costituisce, di fatto, il primo vulnus alla ritrovata legalità nella nostra città, e questo non può e non deve accadere con la involontaria complicità del Commissario Prefettizio dott. Aragno.
Per questo mi permetto di segnalarglielo, sicuro che vi porrà rimedio.
Lei certamente sa quanto è importante per un Amministratore Comunale il Corpo della Polizia Urbana e il suo Comandante in particolare.
Sa anche che la scelta può essere fatta in vario modo, a seconda delle idealità e dell’etica che stanno a fondamento dell’azione amministrativa di chi in un certo momento storico ricopre il ruolo di Amministratore. Io, a causa della mia concezione etica ed ideale dell’Amministrazione Pubblica, ho scelto di bandire un concorso pubblico e mi accingevo a nominare un meritevole sconosciuto. Altri potrebbero non avere la mia stessa idealità e la mia stessa etica e pretendere di accantonare questa pratica ed operare la scelta secondo criteri di clientela o di vicinanza o, peggio, di  sudditanza  politica.
So che il secondo in graduatoria ha impugnato davanti al TAR Molise l’esito del concorso, chiedendo la sospensiva cautelare della nomina del vincitore, e potrei comprendere la cautela del Dirigente competente di avere atteso che il Tar si pronunciasse, appunto, sulla sospensiva, anche se sul piano della stretta regolarità amministrativa la nomina doveva essere comunque fatta senza esitazioni.

So anche che, nell’udienza del TAR della scorsa settimana, lo stesso ricorrente ha rinunziato al giudizio cautelare ed alla sospensiva, rimettendosi alla decisione di merito che il TAR vorrà fare, con i tempi lunghi che la cosa implica.
So, infine, che le argomentazioni per la impugnativa da parte del ricorrente appaiono inconsistenti e che le buone ragioni del vincitore del concorso e del Comune sono state illustrate adeguatamente dall’avvocato difensore del vincitore stesso, per cui l’esito del rigetto del ricorso non può che essere  scontato.

A maggior ragione, quindi, il ritardo nella nomina è divenuto ancora più incomprensibile, a meno che Lei non abbia il convincimento che il concorso espletato sia illegittimo, nel qual caso però andrebbe attivata immediatamente la revoca in autotutela dell’intero concorso, con le dovute motivazioni, s’intende.
Sono sicuro che Lei condividerà la mia preoccupazione e metterà riparo alla cosa, perché Lei avrà voglia, come me, che la città di Termoli prosegua il suo cammino nei solchi della legalità e dalla trasparenza da me e dalla mia Amministrazione tracciati con tanta fatica, anche da parte degli uomini di buona volontà che in questo momento Le stanno vicino e Le prestano assistenza.

 

Distintamente
Vincenzo Greco
ex Sindaco del Comune di Termoli
Articolo precedenteCambio di orario per collegamenti via mare tra Termoli e Tremiti
Articolo successivoPotenziamento treni in vista di Pasqua. Ecco orari e posti sulla Roma-Campobasso

4 Commenti

  1. Come al solito.bravo
    Complimenti signor Sindaco. l’ho stimata per il lavoro fatto, le ho riconosciuto sempre onestà e fermezza: quello che ci vuole per governare una città piena di avvoltoi pronti a spartirsi lavori, commesse, ecc. senza di lei la mia preoccupazione per l’installazione della centrale nucleare è aumentata. molti degli avvoltoi che stanno per piombare sulla città stanno già leccandosi i baffi. Basti pensare all’impegno profuso da uno dei più discussi Governatori d’Italia per le passate elezioni..quello che fa rabbia è che molti termolesi hanno votato il … di Iorio convinti delle loro idee etiche e politiche e che non si siano accorti che la pagheremo sulla nostra pelle questa restaurazione.
    Anche questa lettera evidenzia la sua correttezza morale e la sua preoccupazione per quel che sarà.
    grazie di cuore

  2. gatta ci cova?
    perchè eccellentissimo e pregiatissimo sig Greco ha tanto a cuore la questione (per quanto leggittima), del SOLO sig Valente? quando come Lei ben sa, nel comune di termoli giacciono impietriti ed imperterriti, ma schiaffeggiati “dall’avvoltoio del precariato” una trentina di giovani precari !, valgono forse meno del sig Valente ? perchè in tre anni e mezzo non si è mai prodigato, di fare un concorso limpido e trasparente anche per costoro? , non è che forse per caso avrebbe voluto sistemarli alla fine del suo mandato , pesava forse a queste persone come una specie di salvadanaio di voti da spendere all’ultimo momento?
    Le assicuro che anche questa volta, avrebbe fatto meglio a tacere, come sempre delle sue …ne abbiamo piene le tasche ora che anche il suo discepolo è stato fatto fuori (politicamente) alle elezioni dai termolesi, la faccia finita vada in pensione e veda di non rompere piu’
    chi lo sa forse per una certa questione di pesomorale ricattatorio su costoro?

  3. Ma la vasca del Notaio non doveva esssere demolita entro il 17 marzo ?
    dal Documento firmato dal Dirigente Berchicci il 17 dicembre 2009.
    ORDINA ai sigg.ri …Greco, ed entrambi residenti a Termoli in via del Molinello 16, in qualità di proprietari delle opere innanzi descritte, risultanti allo stato privi di titolo autorizzativo in corso di validità, LA RIDUZIONE NEL PRISTINO STATO dei luoghi oggetto delle opere edilizie non autorizzate.
    Ove non ottemperino a quanto ordinato con la presente nel termine di gg. 90 notifica della presente, si procederà a norma di Legge. Copia della presente ordinanza, al Comando VV.UU. per gli adempimenti di propria competenza.