CAMPOBASSO – Dodici punti sui quali l’Europa dovrà assumersi precise responsabilità per consentire al mondo delle imprese di non soccombere e di tornare ad una fase di sviluppo. E’ questo il “Manifesto per l’Europa”, predisposto da Confcommercio–Imprese per l’Italia, in vista delle elezioni del nuovo Parlamento Europeo. Al documento e ai suoi contenuti, che riassumono le istanze e le aspettative delle imprese del terziario di mercato italiano, aderisce pienamente anche la Confcommercio Molise. L’associazione si impegna a realizzare, nel territorio di sua competenza, tutte le iniziative volte a far conoscere quelle che sono le azioni che l’Europa dovrà portare avanti se intende davvero dare una mano concreta alle imprese, tenendo conto, come recita lo slogan coniato dalla Confcommercio nazionale, che “Senza impresa non c’è Europa, senza sviluppo non c’è impresa“.
“Tutti sono ormai consapevoli che i prossimi cinque anni saranno decisivi per il futuro dell’Unione Europea e che decisiva sarà anche l’azione dell’Italia – che assumerà la Presidenza dell’Unione stessa – per il superamento della crisi che ha colpito l’economia”, ricorda il presidente dell’associazione molisana, Paolo Spina, nel presentare il Manifesto. “Un manifesto condiviso dalla Confederazione e che individua, in 12 punti fondamentali, le linee guida che l’Europa dovrebbe tenere presenti per restituire fiducia a imprese e cittadini, creando un ambiente socioeconomico favorevole alla ripresa”.
Le istanze del mondo produttivo sono precise e puntuali: valorizzazione delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e della logistica tramite politiche di sviluppo e investimenti che ne accrescano la competitività; armonizzazione del Mercato interno e dei regimi fiscali degli Stati membri per garantire un contesto di concorrenza leale tra tutte le imprese e tutti i settori economici; semplificazione e stabilità dell’assetto normativo anche a vantaggio delle imprese meno strutturate e di più piccole dimensioni, come impone lo Small Business Act; revisione della direttiva Bolkestein; centralità delle città e dei territori per la crescita e lo sviluppo; salvaguardia del pluralismo distributivo e contrasto alla desertificazione commerciale dei centri storici e delle periferie; valorizzazione del turismo e del patrimonio storico, artistico e culturale; facilitazione dell’accesso al credito; modificazione e agevolazione dell’utilizzazione dei fondi strutturali; revisione dei parametri di Maastricht; istituzione di un marchio di origine comunitario; lotta alla contraffazione e alla criminalità; sviluppo di sistemi e reti di trasporto e logistica che garantiscano l’accessibilità ai diversi mercati; completamento dell’apertura alla concorrenza del trasporto ferroviario e del trasporto pubblico locale; sostegno all’innovazione nel terziario di mercato e alla digitalizzazione delle imprese.
“Per questi obiettivi ci battiamo da anni. Le nostre azioni per l’istituzione del marchio d’origine e per la lotta alla contraffazione sono state numerose e significative. Ora continueremo a lottare perché il Molise aderisca con convinzione ed efficacia al Manifesto, sollecitando anche i candidati alle elezioni europee che provengono dalla nostra area geografica a portare nelle sedi di Bruxelles e Strasburgo le istanze di questa terra”, ha concluso Spina.