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TERMOLI _ Sulla questione Giudice di Pace, la maggioranza comunale si spacca e va sotto durante il Consiglio comunale. C’è stata “maretta” ieri sera nel corso dell’assemblea civica iniziata pacatamente come al solito ma proseguita in maniera incandescente non appena si è toccato l’argomento sul giudice di pace. L’atmosfera si è improvvisamente scaldata attorno all’emendamento dei Popolari-Liberali.

Il documento era stato presentato dal gruppo della minoranza facenti capo a Remo Di Giandomenico per la modifica del bilancio e la destinazione di una cifra, simbolica, di 10 mila euro per il mantenimento dell’ufficio giudiciario in città. Una questione molto cara al consigliere comunale del Pdl Annibale Ciarniello che, sul problema, si è dato molto da fare rimanendo fortemente deluso da Di Brino che inizialmente gli aveva dato carta bianca e poi, di fatto, non si è adoperato per nulla per il mantenimento del presidio. 

Con la delusione politica ancora ben viva nella mente, Ciarniello si è alzato in sala consiliare ed ha annunciato di votare a favore dell’emendamento. Dello stesso avviso l’altro consigliere comunale Perricone. Al momento della votazione il gruppo del Pdl si è astenuto mentre la minoranza ha appoggiato il documento dei Popolari. A questo punto la maggioranza è andata sotto e l’emendamento è passato. 
Anche il Presidente del Consiglio Montano, pur votando contro il documento, ha fatto un intervento a favore del giudice di pace dando un segnale ben chiaro al Sindaco. 

Il consiglio ha poi proseguito i lavori approvando a maggioranza l’iter degli accordi di programma tra cui anche quello della Blu Costruzioni, la cessione di una particella alla Chiesa di San Pietro e Paolo per l’ampliamento. Nominato, poi, il membro della commissione elettorale, individuato in Di Giovine al posto del dimissionario Verini, entrato in Giunta.

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2 Commenti

  1. il primo ad andare a casa deve essere proprio il sindaco perchè è un …, dice di si a tutti e poi non fa niente per nessuno, un uomo che … e non sa dire alla gente “non posso fare niente” non può fare il sindaco.