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Il Consiglio monotematico
Il Consiglio monotematico
TERMOLI _ E’ stato approvato a maggioranza dal consiglio comunale monotematico sulla sanita’, l’odg presentato dal sindaco, Antonio Di Brino, e dal Pdl di Termoli sulla riorganizzazione sanitaria in Basso Molise ed il riequilibrio dei posti letto all’ospedale ”San Timoteo”. Il documento presentato dalla maggioranza di centro destra chiede ai vertici della Regione Molise ed all’Asrem l’aumento dei posti al San Timoteo con una verifica periodica dello stato di attuazione del Piano operativo previsto nell’atto aziendale ed una reale integrazione dei servizi con la rete ospedaliera.

Non è passato il documento presentato dalla minoranza sulla situazione della sanita’ regionale, con il quale si attribuiscono responsabilita’ al presidente della Regione, Michele Iorio. Nel corso della seduta sono state numerose le polemiche avanzate dal centro sinistra sulla mancata possibilita’ agli operatori sanitari di intervenire nell’assemblea civica monotematica. Filippo Monaco è stato lapidario nelle accuse alla maggioranza ed a Iorio, considerato l’artefice dello sfascio della sanità in Regione. A rimbeccare il consigliere di centro sinistra ci ha pensato Fernanda De Guglielmo a dir poco irata per le accuse rivolte anche alla sua persona.

La seduta, a dir poco “movimentata”, è proseguita tra vari interventi di esponenti di maggioranza come Bernardino Molinari, ginecologo di professione, che ha voluto rimarcare l’attenzione sulla necessità di maggior rispetto nei confronti delle professionalità esistenti in ospedale e di gratificazioni sulla carriera, e di minoranza come Francesco Caruso, entrato in polemica con il Presidente del Consiglio Montano. Il Consigliere di Costruire Democrazia Erminia Gatti è stata molto chiara. “La spesa sanitaria pro-capite in Molise _ ha dichiarato la consigliera di minoranza _, è la più alta d’Italia. Dal 2006 al 2007 si è passati da una percentuale di spesa del 4 per cento pro-capite al 14,6 per cento, un aumento di costi vertiginoso di cui si chiede spiegazione. L’Umbria è al di sotto del 4 per cento. Nell’arco degli ultimi 10 anni siamo stati capaci di incrementare a livello esponenziale i costi e di ridurre la qualità. Bisogna a questo punto cambiare marcia a livello politico

Presente tra il pubblico il senatore Giuseppe Astore che ha ulteriormente inasprito la posizione dell’opposizione sulla mancata convocazione di un consiglio ”aperto” al pubblico ed ai medici. A questo ha ribattuto il sindaco leggendo gli articoli del regolamento comunale che deferiscono al Presidente del Consiglio le decisioni su tale questione. Montano ha convocato un consiglio ”tecnico” al quale ha invitato a partecipare il Presidente della Regione, il direttore generale dell’Asrem, Angelo Percopo, e il direttore sanitario, Filippo Vitale. Il Governatore Iorio è risultato assente mentre in sostituzione di Percopo è arrivata la Testa.

Il funzionario dell’ospedale termolese ha illustrato le novità del Piano di riorganizzazione sanitaria. Tra quelle più significative spicca l’unitarietà della gestione degli ospedali attraverso i dipartimenti ospedalieri che sostituiranno le unità operative dove sarà possibile di effettuare dei percorsi diagnostici terapeutici.

Non ci saranno più i “settori stagni” ma una gestione unica ed integrata degli ospedali _ ha detto ancora Vitale in merito al nuovo Piano di risanamento sanitario _ che determinerà un miglioramento dell’offerta qualitativà ed eliminerà i reparti doppione dai presidi presenti sul territorio”. Vitale ha sottolineato la necessità di migliorare i servizi sul territorio per gli utenti. “

Da un punto di vista amministrativo, ha spiegato il direttore Testa: “A Termoli spetterà il monitoraggio dei centri di costo aziendali. Inoltre è stato istituito un sistema informativo aziendale attivato in breve tempo e sono stati ricondotti a leggittimità situazioni in cui c’era poca chiarezza.”

Vitale, invece, ha effettuato un’analisi adamantina dell’attuale situazione dei posti letto in regione. Sono 753 gli spazi per gli utenti ospedalieri in Molise su una popolazione di 320.795 residenti con una percentuale del 2,34 per mille inferiore alla media nazionale attestata sul 3 per mille: 3 posti letto per ogni mille abitanti. 

Il distretto dell’alto Molise che comprende i presidi sanitari di Agnone, Venafro ed Isernia consta di 211 posti letto assegnati su una popolazione di 88.895 abitanti mentre secondo la percentuale nazionale avrebbe dovuto avere 208 posti letto quindi di fatto ne ha 3 in più. Se si considera la presenza nello stesso territorio della Neuromed e di un altro centro di riabilitazione, i posti letto salgono a 411 con una percentuale effettiva del 4,6 per mille, nettamente superiore alla media nazionale attestata sul 3 per mille.

Il distretto di Campobasso e Bojano su una popolazione di 128.988 ha 336 posti letto ospedalieri mentre sulla base della percentuale nazionale ne avrebbe dovuti avere 301. Se si considera la presenza della Cattolica e delle strutture private Villa Maria e Villa Ester, i posti letto salgono a 596 con una percentuale effettiva del 4,6 per mille, anche quì nettamente superiore alla media nazionale.

Il distretto di Termoli-Larino su una popolazione di 102.912 abitanti ha 206 posti letto tra il San Timoteo ed il Vietri mentre secondo la percentuale nazionale avrebbero dovuto essere 241 quindi di fatto mancano 35 posti. In Basso Molise, contrariamente al medio ed alto Molise, non ci sono strutture private, per cui la percentuale effettiva è del 2 per mille, nettamente inferiore alla media nazionale.

Siamo in deficit rispetto al resto del Molise con i posti letto _ ha dichiarato il Sindaco di Termoli Antonio Di Brino a conclusione dell’analisi dettagliata sulle capienze ospedaliere rapportate alla media nazionale effettuata dal direttore sanitario Filippo Vitale _. Per tale motivo con l’ordine del giorno di oggi è stato chiesto un potenziamento dei posti letto”.

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