
La richiesta principale è quella di sollecitare l’ottenimento di una deroga, che determini l’esclusione del comparto dalla direttiva servizi, così da evitare la distruzione di un settore economico vitale per l’economia locale e fondamentale per conservare ed accrescere la capacità di attrazione del turismo balneare, storia e futuro del turismo del nostro Comune, evitando nel contempo di consegnare nelle mani delle multinazionali e dei poteri forti, un settore fino ad oggi caratterizzato da imprese a conduzione famigliare.
Inoltre si chiede che l’Italia adotti una Legge quadro improntata alla stabilizzazione delle imprese balneari attualmente operanti, ed alla esclusione dall’evidenza pubblica. E’ bene ricordare che la proroga finora ottenuta dal nostro Paese scadrà inderogabilmente il 31 dicembre 2015 e quindi bisogna darsi da fare da subito per evitare la messa all’asta, dal 1 gennaio 2016, di tutte le concessioni balneari in essere e che, da tale data, potranno avere una durata da uno a sei anni.