TERMOLI – Il Consorzio di Bonifica Trigno-Biferno ha ultimato i lavori di ripulitura dei canali di Rio Vivo a Termoli. Lo rende noto il presidente del Consorzio di Bonifica, Giorgio Manes, che ricorda che le opere sono state finanziate attraverso un progetto della Regione Molise, di cui il Consorzio è stato individuato quale ente attuatore, e che i lavori sono stati svolti in stretta sinergia con l’Amministrazione Comunale di Termoli ed avvalendosi anche dei contributi e segnalazioni degli abitanti di Rio Vivo, al fine di far fronte al meglio alle esigenze di prevenzione del territorio.
“L’acqua ha una importanza vitale per l’uomo e per la vita degli ecosistemi naturali, – continua Manes – ma fiumi e canali necessitano di adeguati interventi di manutenzione per evitare disastri, che costerebbero molte volte di più in termini di danni alle attività umane ed all’ambiente. Con il Sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca, ci stiamo attivando per individuare eventuali altre aree che possono presentare criticità al fine di stimolare sul territorio la più ampia collaborazione e concertazione tra i Consorzi di bonifica, gli Enti locali e gli altri soggetti istituzionali che governano il territorio e le risorse naturali, preposti alla difesa del suolo, alla gestione delle acque ed alla tutela e salvaguardia dell’ambiente, che possono promuovere accordi di programma per l’attuazione coordinata di azioni di comune interesse e, comunque, per il conseguimento di obiettivi comuni rientranti nell’ambito delle rispettive finalità istituzionali, così come previsto dalla leggere regionale del Molise n. 42/2005, che disciplina l’ordinamento dei Consorzi di Bonifica.”

“Come spesso richiamato da Coldiretti, un’azione molto importante ed insostituibile per la mitigazione dei rischi di disastri idrogeologici – conclude Giorgio Manes – è svolta dagli agricoltori, che attraverso le buone pratiche agricole, alle quali sono vincolati anche dalla Politica Agricola Comune, oltre alla produzione garantiscono fondamentali lavori di regimentazione e drenaggio delle acque, che non potrebbero essere realizzati diversamente. Il rischio aumenta, invece, con la presenza di terreni non coltivati, che non vengono assoggettati alle pratiche agronomiche indicate dalla Politica Agricola Comune. Lo sviluppo dell’agricoltura e delle imprese agricole è insostituibile anche per la tutela del territorio.”

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