“Il momento così a lungo temuto è arrivato – hanno dichiarato numerosi titolari delle attività di Corso Nazionale -. Il “de profundis” del corso nazionale, così come lo conoscevamo, è arrivato. L’isola pedonale anche di mattina condannerà molte attività ad una probabile chiusura. La densità abitativa di Termoli non giustifica un provvedimento così drastico per il centro cittadino. L’isola pedonale permanente forse sarebbe giustificata solo durante la stagione estiva”. Sempre secondo i negozianti: “La vita delle attività e delle persone coinvolte dal provvedimento, non solo quelle economiche, pensiamo anche alle scuole e ai residenti, avranno dei contraccolpi molto forti sicuramente sottostimati dall’amministrazione che ha deciso queste scelte. Se il lungomare è stato un fallimento chi ci dice che il Corso avrà una sorte più fortunata? La presentazione del progetto definitivo a un mese dall’inizio dei lavori ancora non è stato fatto, forse c’è qualcosa che i cittadini non devono sapere?
E ancora. L’impianto fognario antico delle acque nere ha subito dei danni durante i lavori? Perché non è stato sostituito con delle nuove condotte visto che c’era l’opportunità prima di ricoprire tutto? Le richieste dei commercianti penalizzati da questi lavori, come quella di posticipare l’inizio della validità delle strisce blu dalle ore 10 nelle strade adiacenti alla zona coinvolta, fino ad ora è rimasta inascoltata. Natale si avvicina, domani è prevista pioggia e per il Corso c’è molta pace forse troppa”.