CAMPOBASSO – Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis in merito alle dichiarazioni del consigliere regionale Cristiano Di Pietro, riportate da alcuni organi di informazione, replica quanto segue: “Non sono affatto un politico attaccato alla poltrona tanto che non ho inteso agire per impugnare il decreto Monti e non ho nemmeno la premura di mobilitarmi sull’ultimo disegno di legge del Consiglio dei ministri. Potrei farlo, ma ho sempre lavorato senza farmi pubblicità e darmi tono. Da politico lontano dai riflettori, ho sempre lavorato con pacatezza nel e per il mio Molise.

Pertanto, non sono affatto un presidente che tenta di bloccare una riforma, anzi, senza presunzione, combatto in trincea la scure dei tagli romani che si abbattono sull’ente. Di conseguenza credo che il consigliere regionale Cristiano Di Pietro debba riflettere prima di addebitarmi frasi ed azioni mai poste in essere dal sottoscritto e di ritenermi un politico della vecchia generazione. Quindi prima di parlare del sottoscritto, ne studi la biografia e la personalità. A tal riguardo immagino di aver dimostrato con i fatti, in decenni di politica, di aver dedicato la mia vita all’amministrazione della cosa pubblica senza aver macchiato la mia onorabilità e quella degli enti che si son avvalsi della mia guida. Mi auguro che possa fare lo stesso anche lui, e che possa lavorare insieme a me verso una riforma generale del titolo V della Costituzione.

Ciò che mi stupisce delle dichiarazioni di Di Pietro, è che non avendo argomentazioni, filosofeggia e spadroneggia su di un terreno, le riforme, che non mi paiono il suo forte. Di contro, siccome la memoria (e sono due volte che lo ripeto) non è cara a qualche montenerese, chiedo di nuovo ai Di Pietro (padre e figlio): Quando taglieremo le spese per parlamentari nazionali, regionali, ministri e sottosegretari? Cari Di Pietro: Quando taglieremo i rimborsi elettorali? Cari Di Pietro: Quando taglieremo il numero di 1000 parlamentari? Caro Di Pietro (stavolta solo a Cristiano), vuole rendere noto alla gente comune, lei che è così attento al pecoreccio altrui, così bravo ragioniere sui presunti due miliardi risparmiati con la chiusura delle Province, di quante somme ha percepito a titolo di indennità e rimborsi dalla Provincia di Campobasso e magari le confrontiamo con le mie? Oppure vuole che lo faccia io?

Caro Di Pietro, vogliamo confrontarci su queste tematiche oppure continuare a disinformare la gente sostenendo che lo spreco sia solo nelle Province e non altrove? Visto che lei è così informato sui risparmi, vuole dirci quanto costerebbe, tanto per curiosità, il dimezzamento del numero dei parlamentari in termini di risparmio? Allora va bene un taglio negli enti, ma nell’armonia di un percorso globale, condiviso dalla politica e dalla gente. Perché, caro Di Pietro, non chiede alla gente se preferisce tagliare le poltrone dei parlamentari o quelle dei consiglieri provinciali, magari con un referendum popolare, un’altra class action? Che il consigliere Di Pietro si occupi del Consiglio regionale del Molise, posto nel quale è stato indicato dalla gente a sedere; l’architettura della Costituzione la lasciamo ai legislatori deputati a tal ruolo ed ai giudici della Corte, per le eventuali controversie”.

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