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TERMOLI – In merito alle comunicazioni rese alla Stampa locale dall’On. Roberto Ruta nella mattinata di ieri, sul tema della nursery dedicata alle manze della società Granarolo, il sindaco Basso Antonio Di Brino intende rilasciare la seguente dichiarazione. “Prendo atto – afferma Di Brino – del cambio di decisione che ha portato all’individuazione dei nuovi siti da destinare alla manze della Granarolo. Le dichiarazioni rese ieri dall’On. Ruta alla Stampa, infatti, ci riferiscono che i terreni presi in considerazione per la nursery bovina non saranno più quelli di Pantano Basso, cioè dell’area dell’ex ente cellulosa tra Termoli e Campomarino, perché subito scartati per via della posizione al di sotto del livello del mare.

Ciò evidenzia in maniera chiara che l’ipotesi era comunque stata avanzata, giustificando quindi la nostra forte presa di posizione. Il mio ambito di pertinenza nella difesa del territorio termina ai confini di Termoli, ma sarei comunque molto curioso di conoscere ora le posizioni degli amministratori e dei cittadini dei comuni di Guglionesi, San Martino in Pensilis e Larino. Ovviamente non esprimo contrarietà all’ipotesi di queste nuove e possibili allocazioni, ma intendo ribadire che non abbasseremo la guardia sugli eventuali sviluppi di questa vicenda, soprattutto per ciò che concerne i risvolti in termini di inquinamento ambientale derivanti dai rifiuti liquidi e solidi prodotti dalle manze, oltre che dall’intenso traffico veicolare che vedrà coinvolto anche il nostro territorio.

I dati diffusi da molti organismi internazionali, tra cui la Fao, ci suggeriscono di adottare questo prudente livello di attenzione. Prendiamo atto, quindi, della riflessione effettuata sia dal Governo regionale che dalla deputazione parlamentare, a conferma del fatto che le nostre perplessità sono servite ad aprire il dibattito sia sulla contrarietà a questo tipo di insediamenti in prossimità di una città a vocazione turistica e nelle immediate vicinanze delle spiagge, che sulla necessità di procedere in futuro ad una programmazione concertata con le amministrazioni locali, specie per questo tipo di iniziative. Intendo confermare in questa occasione, in maniera molto coerente, la linea iniziale di tutela del territorio e dell’ambiente che questa Amministrazione ha adottato sin dal momento del suo insediamento: il territorio di Termoli, con gli stabilimenti chimici, la centrale a ciclo combinato e la centrale biomasse, ha già dato in termini di compromissione ambientale.

Deve essere chiaro a tutti, e quindi anche al nuovo Governo regionale, che sul territorio di Termoli, finché ci sarò io come sindaco e finché ci sarà questa Amministrazione comunale, saremo sempre vigili e non consentiremo l’atterraggio di altre aziende, attività o società che dovessero in qualche modo determinare un ulteriore danno ambientale alla città, a questo territorio e alla salute dei nostri concittadini. Queste mie affermazioni odierne, peraltro, trovano conferma in fatti concreti.

Si ricorderà, infatti, la posizione contraria assunta in occasione della possibile realizzazione di un biodigestore proposto dall’Amministrazione Greco, l’azione determinata contro la paventata installazione del nucleare, la contrarietà all’eolico offshore, la battaglia condotta contro le trivellazioni in Adriatico, il parere negativo espresso per l’insediamento di una centrale di trasformazione di oli vegetali in biodiesel, sino alla contrarietà espressa per quest’ultima ipotesi di insediamento di una nursery per le manze in riva al mare. Questa è la nostra idea per Termoli: un’idea di città a vocazione assolutamente turistica e a misura d’uomo”.

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