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TERMOLI _ Le dimissioni del Sindaco Vincenzo Greco non hanno colto di sopresa i consiglieri comunali di centro destra che, in un centro qual modo, se lo aspettavano vista la mancanza dei “numeri” in Consiglio comunale e le difficoltà politiche che hanno iniziato ad attanagliare Vincenzo Greco già da qualche tempo. E così oggi pomeriggio quando si è sparsa la notizia che Greco aveva rassegnato per la seconda volta le dimissioni hanno rincarato la dose: “andiamo avanti, non ci fermiamo“. Dunque è arrivato il momento di una nuova resa dei conti per il notaio Greco sia in seno al centro sinistra sia con gli esponenti di centro destra. 
L‘ex Sindaco Alberto Montano, tra i fautori della mozione di sfiducia al primo cittadino commenta: “Ci auguriamo che oggi ci sia la parola fine ad un periodo oscuro per Termoli. Siamo convinti di poter dare speranza alla città ed ai cittadini e sapre mo dare come centro destra progettualità alla città e persone capaci. Non ci interessa se Greco riesca a ricucire o meno la crisi. La sfiducia nei suoi confronti c’è da parte della città. A noi interessa che si ponga fine a questo modo ostile di governare che ha portato Termoli alla parilisi totale”. Dello stesso avviso il capogruppo di Forza Italia Antonio Di Brino che sottolinea la delusione dell’Amministrazione Greco per tutti i termolesi e la necessità di voltare pagina. “Non si può certo continuare in questo modo” ha ribadito Di Brino.

Convinto della necessità di tornare alle urne anche il capogruppo di Alleanza di Centro Tony Spezzano che sottolinea come non si possa ulteriormente ricucire una crisi politica che domina l’Amministrazione sin dal suo insediamento.

Vincenzo Aufiero dell’Udc dichiara: “Questo è l’epilogo di una morte annunciata. Questa amministrazione sarebbe dovuta cadere già da tempo perchè ha deluso tutti. Oggi il sindaco ha fatto un atto che avrebbe dovuto fare la scorsa settimana perchè la fiducia non ce l’ha più nè da parte dei consiglieri nè da parte della cittadinanza. Se poi torna tra 20 giorni è una pagliacciata”. Lapidario anche il consigliere dell’Udeur Luigi Leone che considera queste dimissioni “non sincere”.