TERMOLI _ Nel 1988 con la regia di Martin Scorsese venne presentato il film “ L’ultima tentazione di Cristo”. La figura del Cristo, lacerato tra la sua umanità e la necessità di adempiere alla missione divina, era il tema dominante della trama. Il travaglio dell’uomo attirato dalla volontà di vivere da uomo e nello stesso tempo spaventato dalle “apparizioni” che gli indicavano il percorso da seguire. Mi auguro vivamente per Termoli che il nostro pluridimissionario Sindaco non si faccia tentare dalle “apparizioni”dei vari consigliori della politica locale e nazionale accorsi al suo capezzale, essendo di tutta evidenza che, date le attuali condizioni dell’infermo, gli interessi veri di costoro sono certamente estranei, se non addirittura confliggenti con quelli locali. Allora mi chiedo quale potrebbe essere il vero interesse che spinge Vincenzo Greco, pur di fronte ad una evidente, conclamata ed irreversibile crisi che è numerica, prima ancora che politica, a lasciare intendere che anche questa volta sarebbe disponibile a ritirare le dimissioni, nella certezza (e non potrebbe essere diversamente) di restare in sella solo tra… Natale e S.Stefano.
E quale è l’interesse politico complessivo, di fronte a questa così evidente prospettiva , dell’on. Di Pietro e dei suoi sodali ad un accanimento terapeutico nei confronti di un soggetto politicamente consunto, atteggiamento che potrebbe rappresentare un boomerang per l’IDV locale e regionale? Vincenzo Greco oggi annaspa, come nell’Odissea omerica, tra i vortici di Scilla e Cariddi.
La leggenda dei viaggi di Ulisse è ben nota . Ma non tutti sanno che Cariddi (letteralmente “ colei che risucchia”) si trova davanti alla Spiaggia del Faro in Sicilia, mentre Scilla (“colei che dilania”) si trova sulla costa calabrese, nel tratto compreso tra “Alta Fiumara e Punta Pizzo”. Già Punta Pizzo ,”colei che dilania”… Che strana coincidenza della storia ! Ma non sara’ mica questa …l’ultima tentazione….?
Avv.Oreste Campopiano
Gruppo Misto N.PSI Termoli
ANNIBALE
CARO ANNIBALE SEI UN GRANDE
I compari napoletani
Come al solito Campopiano parla e subito qualcuno (dei suoi) ne tesse gli elogi.
OK
Caro Oreste,
tu sai chi sono e ti dico che condivido appieno tutto e, soprattutto, l’ultima frase anche se penso che ci siano altre “tentazioni”, ovviamente di pari tono.
Ciao e fatti sentire
E.D.
Dignità
Caro Oreste, come al solito ci “prendi” sempre e sono convinto sia cosi anche stavolta. Questione di dignità. Tra una punta di pizzo e un pezzo di “punta”.
PER A.D.B.
CARO ADB,
TI ASSICURO CHE CERTAMENTE CONOSCO E STIMO ORESTE MA NON SONO MAI STATO UNO DEI “SUOI”.
DEVI RICONOSCERE CHE E’ UN GRANDE SCRITTORE OLTRE CHE UN GRANDE CULTORE DELLA LINGUA ITALIANA CHE BEN CONIUGA CON LE VICENDE LOCALI.
DIAMO ATTO, ANCHE SE NON CONDIVIDIAMO I CONTENUTI OD I RIFERIMENTI, DIAMO ATTO DELLA BELLEZZA ESPOSITIVA DEL TESTO.
IO SAR0′ IGNORANTE, MA NON CONOSCEVO I SIGNIFICATI DEI NOMI SCILLA E CARIDDI.
ALLA PROSSIMA