Giorgio Nebbia
Giorgio Nebbia (foto greenreport.it)

ROMA – Giorgio Nebbia, uno dei padri dell’ambientalismo italiano, ci ha lasciato all’età di 93 anni. Professore di merceologia, all’Università di Bari, è stato uno dei primi a studiare l’impatto ambientale e l’ecosostenibilità analizzando il ciclo delle merci. I suoi studi e i suoi numerosi articoli, sull’utilizzazione delle risorse naturali, sull’energia solare e sulla dissalazione delle acque, hanno contribuito alla formazione di un’intera generazione di ambientalisti nel nostro Paese.

A fine anni settanta fu fra i primi a impegnarsi in Molise contro l’istallazione delle centrali nucleari, che il Governo voleva costruire nella nostra regione, intervenendo a convegni e iniziative pubbliche e successivamente si schierò a fianco dei molisani per contrastare l’insediamento delle industrie chimiche nel Nucleo Industriale di Termoli.

Il 2 dicembre del 1978 partecipò alla grande manifestazione che si tenne a Termoli contro le centrali e quando, lo scorso anno, lo abbiamo contattato per dirgli che avevamo intenzione di scrivere un libro sulla lotta che si era svolta in Molise contro il nucleare, appoggiò con entusiasmo la nostra idea dicendoci che era importante salvare dall’oblio una delle pagine più significative dell’ambientalismo italiano. E, per sostenere il nostro impegno, ci inviò una sua preziosa testimonianza che arricchisce il nostro lavoro che uscirà tra pochi giorni.

Era molto legato alla nostra regione e spesso amava ricordare che numerosi suoi studenti all’Università di Bari, provenivano dal Molise. Alcuni anni fa, proprio l’Università del Molise gli consegnò una laurea honoris causa in scienze economiche e sociali.

Aldo Camporeale e Enzo Gallo

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