Pertanto, in riferimento quanto già pubblicamente dichiarato, Il Partito della Rifondazione Comunista di Termoli intende partecipare alla kermesse amministrativa di Termoli in coerenza ai propri principi e ai propri valori politici, ovvero alimentando una proposta politica in netta contrapposizione a tutto ciò che ruota intorno al Partito Democratico, oggi vera “metastasi” della democrazia italiana, acquiescente con i “poteri forti” e parte integrante delle logiche liberiste europeiste che stanno distruggendo la nostra Carta Costituzionale, macellando e impoverendo il nostro Paese e la nostra stessa Regione. L’operato del Presidente della Giunta Regionale, Paolo Frattura, pensiamo sia un fulgido e concreto esempio di quanto testé affermato.
In questo quadro, è maturata la scelta di Rifondazione Comunista di offrire il proprio sostegno, organizzativo ed elettorale, alla candidatura di Paolo Marinucci a Sindaco per il Comune di Termoli, il quale, sin da subito, si è coraggiosamente posto come riferimento autonomo ed alternativo al tavolo del centrosinistra, orchestrato dal PD e dai suoi satelliti, oltre che dai vertici regionali. Verificando, inoltre, che in seno alla coalizione altre sensibilità politiche si stavano già adoperando come noi per la costituzione di un progetto elettorale a sinistra, in evidente analogia con la battaglia politica alle europee, abbiamo deciso di alimentare unitariamente questo progetto, adoperandoci anche noi per la costruzione e la presentazione della lista “L’ALTRA TERMOLI – NUOVA SINISTRA”.
Abbiamo così deciso di posporre solo formalmente, per questa volta, la nostra identità comunista, ma mantenendola in modo forte da un punto di vista sostanziale e di contenuti, tant’è che l’apporto programmatico e dei contenuti sarà per noi elemento qualificante e determinante rispetto al sostegno della coalizione a della futura azione amministrativa. Il futuro sindaco, a nostro avviso, dovrebbe porsi come interprete e agente dei bisogni della gente, opponendo politiche di netto rifiuto al patto di stabilità e a tutte quelle logiche mercantili ed economicistiche che stanno arretrando sempre più il quadro sociale e umano.
Dovrebbe operare concretamente per ripubblicizzare tutti i beni comuni e tutti i servizi (L’acqua pubblica in primis), operare uno scontro frontale con il Cosib -da sempre coacervo di interessi economici oltre che rischio permanente per la salute delle comunità circostanti- costruire nuovi strumenti per la partecipazione popolare così che siano i cittadini a decidere le sorti del proprio territorio e non meri “oggetti di potere”, la netta opposizione a modelli energetici e di sviluppo insostenibili ed incompatibili (ad esempio la battaglia contro le Gran Manze della Granarolo, all’eolico selvaggio che distrugge i nostri terreni e non produce alcun beneficio pubblico, all’autostrada del Molise, ecc. ecc.). Un amministrazione ha il dovere di mettersi in ascolto con le associazioni e i comitati cittadini che si organizzano in opposizione a politiche scellerate antisociali o ad opere spesso destinate al mero profitto privatistico, alla distruzione del territorio e dei servizi ai cittadini (Comitato No Stalla Si Molise Bene Comune, Comitato No Autostrada, Fondazione Milani, No Eolico Si Molise, Libera, Osservatorio sulla Sanità, ecc. ecc.).
Diversamente da queste premesse politiche, oggi un sindaco, in un contesto così minato e limitato, non avendo alcuna agibilità per decidere le sorti del proprio territorio e della propria comunità, sarebbe solo destinato a diventare mero esecutore di politiche scellerate e antisociali, poco più che un “gabelliere” costretto a rimpinguare le casse amministrative. In questo senso e con questi indirizzi Rifondazione Comunista di Termoli intenderà contribuire alla futura esperienza amministrativa.
Per il circolo “Ottobre” di Termoli Il segretario Mimmo Farina