TERMOLI _ Emergenza Acqua Basso Molise: scatta una nuova inchiesta della Procura di Larino. Gli inquirenti frentani a seguito dei numerosi esposti approdati sulla loro scrivania da parte di politici locali e regionali, hanno aperto un nuovo filone investigativo. A condurre i neo accertamenti, la Guardia forestale del capoluogo di Campobasso, delegata dai sostituti procuratori. Nel mirino della Procura, la gestione dell’emergenza che ha coinvolto 9 comuni del litorale e dell’immediato hinterland costiero nel periodo compreso tra Natale e Capodanno 2010.

La Guardia Forestale ha già dato il via ai primi riscontri da più parti. Nel corso delle indagini sono stati visionati in questi ultimi giorni fascicoli inerenti l’aumento dei trialometati totali nell’acqua arrivata nelle utenze dei diversi centri tra cui Termoli, Campomarino, Montenero di Bisaccia e Larino.

In quest’ultimo comune, in particolare, il prolema si è trascinato anche per gran parte del mese di gennaio creando non pochi disagi alla popolazione. Sulla base degli elementi raccolti fino a questo momento non si escluderebbe la possibile iscrizione di qualche nome sul registro degli indagati. Le indagini avrebbero determinato il ricorso da parte di qualche professionista enon solo ad una difesa da parte del proprio avvocato di fiducia. Dunque, l’indagine sembra focalizzata non solo sui problemi verificatisi nei comuni ma soprattutto sull’esistenza di eventuali responsabilità nell’emergenza acqua al centro tuttora di polemiche regionali. Non si escludono, infatti, risvolti anche eclatanti al nuovo filone investigativo. Gli inquirenti preferiscono il riserbo assoluto e negli enti coinvolti le “bocche sono cucite”.

Intanto procede anche il lavoro dei Carabinieri sulla prima inchiesta aperta sulla questione acqua che coinvolge Montenero di Bisaccia a seguitodell’esposto inoltrato in Procura a Larino da Cristiano Di Pietro dell’Idv. Anche su questo fronte i militari sono al lavoro con la visione e acquisizione documentale presso enti. La Procura di Larino è decisa ad andare fino in fondo alla vicenda e stabilire senza ombra di dubbio le cause e le responsabilità nel disastro dei trialometani. Per Molise Acque si tratta di un fenomeno naturale dovuto all’aumento di sostanze organiche nella diga del Liscione da parte del Biferno.

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