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“L’impostazione della politica del Governo in materia di energia nucleare – afferma Astore – appare miope dal punto di vista degli obiettivi e fondata su falsi presupposti per quanto riguarda costi, tempi di realizzazione e sicurezza, oltre che a rischio di fallimento circa il concreto raggiungimento del risultato finale. Che il ritorno al nucleare sia una strategia perdente è dimostrato dal fatto che a livello mondiale il numero di reattori nucleari non solo non è più aumentato negli ultimi 20 anni, ma si prevede che entro il 2015 ne entreranno in funzione circa 30 mentre ne saranno dismessi più di 90″ “Si tratta di una questione delicata – ha sottolineato Astore – che va affrontata con l’impegno di tutte le istituzioni perché l’Italia è costituita da un territorio fortemente sismico, pervaso dal dissesto idrogeologico, con spazi fluviali ancor più ridotti e prosciugati per buona parte dell’anno e con zone costiere che sono generalmente sviluppate dal punto di turistico”.
“Le priorità della politica energetica italiana- afferma il senatore – dovrebbero riguardare l’ efficacia energetica in tutti i settori, la politica di trasformazione del sistema di trasporto, l’utilizzazione razionale ed efficace del gas e lo sviluppo delle energie rinnovabili. E’ questa – conclude Astore- l’unica strategia vincente sul piano dell’economia e dell’occupazione, della sicurezza energetica, dell’ambiente e della cooperazione internazionale, in particolare in ambito mediterraneo”.