Le persone non possono nascondersi. I figli non possono sfuggire al controllo dei genitori e degli isolani. Nel trascorrere dei giorni la solitudine per Ines diviene però più soffocante. I pensieri si accavallano, i ricordi la tormentano. Pensa di avere sbagliato tutto, ma tornare non è mai una sconfitta. Inizia allora a cercare i propri amici, i parenti rimasti sull’isola. I loro destini tornano ad incrociarsi. Riemergono i fantasmi del passato. Ma non tutto è immutato tra le scogliere scavate dalle onde. La vita continua e i giovani, i figli, iniziano a far sentire con forza la loro voce. Il romanzo diviene corale. Volti, nomi, passioni, si intrecciano tra passato e presente in uno scenario naturale incantato. Nel finale del romanzo il mosaico si ricompone. Il coraggio di attraversare il proprio passato, di analizzare il presente e costruire un vero futuro dilegua le zone d’ombra. Il viaggio dell’esistenza ricomincia.
L’avvocato Angelo Marolla attraverserà questo romanzo dialogando con l’autrice. Nella veste di intervistatore avrà il compito di indagare il significato profondo del testo: la paura del ritorno in un piccolo paese. È questo il vero dramma della nostra terra, di un Molise sempre più disabitato, e Maria Carmela Mugnano l’ha affrontato con coraggio. “L’isola di cristallo” è la testimonianza che le proprie radici sono l’ancora di salvezza in una società-vetrina sempre più svuotata e demoralizzata, sono l’inizio del vero viaggio della vita che si può compiere anche in un fazzoletto di terra e mare. Tornare non è mai una sconfitta.