TERMOLI _ “L’isola di cristallo”, romanzo d’esordio della scrittrice Maria Carmela Mugnano, è un pellegrinaggio diretto agli strati più profondi del sé. La coscienza imprigionata nel presente è un luogo senz’anima e per attingere al futuro è necessario scandagliare il proprio passato, dileguare i fantasmi del dolore e riconciliarsi con i propri errori. Ines, la protagonista del romanzo, è in viaggio. Il treno che la riporta a casa, all’isola in cui è nata, corre veloce tra le città della costa. Il figlio Michele cerca di dormire incastrato tra due sedili, senza riuscirci. Entrambi temono questo viaggio, iniziato come una fuga e diventato un ritorno. Ad accoglierli sull’isola pochi amici. La freddezza è naturale. Troppo tempo è trascorso dall’ultimo incontro. Troppe volte il telefono non ha squillato per i pressanti impegni della città. Troppe volte i propri dolori erano più importanti della manutenzione degli affetti. Ma Ines è tornata per restare a lungo. Ha chiesto 6 mesi di aspettativa dal lavoro. Lo ha fatto per tenere Michele lontano dalle pericolose compagnie che frequentava in città. L’isola è di cristallo.

Le persone non possono nascondersi. I figli non possono sfuggire al controllo dei genitori e degli isolani. Nel trascorrere dei giorni la solitudine per Ines diviene però più soffocante. I pensieri si accavallano, i ricordi la tormentano. Pensa di avere sbagliato tutto, ma tornare non è mai una sconfitta. Inizia allora a cercare i propri amici, i parenti rimasti sull’isola. I loro destini tornano ad incrociarsi. Riemergono i fantasmi del passato. Ma non tutto è immutato tra le scogliere scavate dalle onde. La vita continua e i giovani, i figli, iniziano a far sentire con forza la loro voce. Il romanzo diviene corale. Volti, nomi, passioni, si intrecciano tra passato e presente in uno scenario naturale incantato. Nel finale del romanzo il mosaico si ricompone. Il coraggio di attraversare il proprio passato, di analizzare il presente e costruire un vero futuro dilegua le zone d’ombra. Il viaggio dell’esistenza ricomincia.
 
L’avvocato Angelo Marolla attraverserà questo romanzo dialogando con l’autrice. Nella veste di intervistatore avrà il compito di indagare il significato profondo del testo: la paura del ritorno in un piccolo paese. È questo il vero dramma della nostra terra, di un Molise sempre più disabitato, e Maria Carmela Mugnano l’ha affrontato con coraggio. “L’isola di cristallo” è la testimonianza che le proprie radici sono l’ancora di salvezza in una società-vetrina sempre più svuotata e demoralizzata, sono l’inizio del vero viaggio della vita che si può compiere anche in un fazzoletto di terra e mare. Tornare non è mai una sconfitta.

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