CAMPOBASSO _ Si intitola “Il dolore celebrato” il libro a cura di Mauro Gioielli pubblicata da Palladino Editore e presentata nell’aula consiliare di Palazzo Moffa in occasione del Venerdì Santo. È stato il presidente del Consiglio regionale Michele Picciano a presentare l’opera che lui stesso ha voluto promuovere e che per sua iniziativa sarà donata ai molisani come testimonianza di un patrimonio di tradizioni da tutelare e custodire. Il volume racconta in 96 pagine le processioni del Venerdì Santo che si svolgono a Campobasso ed Isernia e caratterizzano la Pasqua del Molise. La manifestazione del capoluogo di regione è nota soprattutto per l’imponente coro popolare che intona il “Teco Vorrei”. Il contributo di Giovanni Mascia ripercorre la nascita del canto: le parole di Pietro Metastasio e la musica di Michele De Nigris, la forza di un rito che è arrivato fino a noi intatto nella sua forte capacità di affratellare nella penitenza per il Cristo morto. Gioielli, invece, si è soffermato sulla celebrazione liturgica isernina, la processione degli Incappucciati, i fedeli penitenti di cui non si conosce il volto.

Attraverso alcune liberatorie esperienze di sacrificio – come il trasporto delle Croci del Calvario – gli Incappucciati caratterizzano il rito isernino caratterizzato dai colori delle varie Confraternite. Il libro contiene i testi di Mascia e Gioielli, le fotografie dei due eventi e un dvd che regala i momenti più belli delle due processioni accompagnati dalla voce narrante di Aldo Gioia. Durante la conferenza di presentazione il presidente Picciano ha sottolineato il senso dell’iniziativa realizzata per la Pasqua del 2010. “Con quest’opera vogliamo donare ai molisani un pezzo importante della nostra identità religiosa ed etnica. – ha affermato Picciano – Lo abbiamo fatto valorizzando due segmenti fondamentali dei riti pasquali, tutti ci riconosciamo nelle processioni che in questa giornata attraversano le strade di Campobasso e Isernia. Immagini bellissime, che restano nel cuore e nell’anima di tutti. Queste immagini sono contenute nel dvd che abbiamo voluto allegare al libro.

Una pubblicazione dal profondo significato religioso, ma anche un segno tangibile del nostro impegno per la salvaguardia della nostra molisanità”. L’evoluzione del “Teco Vorrei”, canto che De Nigris aveva musicato con una scala adatta a cantanti professionisti della lirica e che negli anni ’20 fu arrangiato per voci più “popolari”, è stata ripercorsa da Giovanni Mascia, che ha ribadito l’attribuzione dei versi al poeta Metastasio. Il silenzio del cammino processionale di Isernia è stato invece evidenziato da Mauro Gioielli, che è uno dei più noti esperti di antropologia rituale e musicale in Italia. “In questi due appuntamenti fondamentali della religiosità popolare sta tutta l’inquietudine dell’uomo che si avvicina al mistero della morte sconfitta e della vita ritrovata”, ha concluso l’autore del libro.

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