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TERMOLI _ In questi giorni all’interno della Confcommercio si sta consumando una faida tutta tesa a sovvertire gli equilibri interni all’associazione. La guerra parte da Termoli o meglio dai vertici dei consociati di tale comune, manovrati da qualche puparo, ai fini di metter il proprio cappello non a baluardo degli interessi della categoria ma per quelli della propria bottega e soprattutto in vista dell’imminente tornata elettorale regionale di novembre.

Che la resa dei conti sia in atto è nota più ai burattinai che agli associati, infatti visto i tempi di magra che corrono, con la prima calura, ai termolesi, per liberare il cervello dai tanti problemi quotidiani, piace più godersi il proprio mare che intraprendere sterili guerre, fatte peraltro di poltrone e non per risolvere i tanti problemi che attanagliano la categoria.

 In qualità di consigliere comunale di Termoli tale disputa poco interessa, altrettanto non mi interessa sapere chi ha torto o chi ha ragione o chi sarà il vincitore della contesa, tuttavia non posso esimermi dal dissociarmi dai protagonisti (noti ed occulti) di tale vicenda, quando questi utilizzano come pretesto per le la loro resa dei conti, l’organizzazione di un evento a scopo benefico, quale “Pizza in piazza”, per la raccolta di fondi a favore della ricerca sulle neoplasie e con l’imperdibile occasione della vetrina del “Giro d’Italia”. Il Presidente regionale della Fipe Confcommercio e la dirigenza della Confcommercio di Termoli, hanno sentenziato: “ a seguito di numerose e ripetute segnalazioni partite dai propri associati, esprimono tutto il loro dissenso e prendono pubblicamente le distanze dall’iniziativa denominata “Pizza in piazza” e dalle modalità con cui la stessa è stata organizzata». E ancora: «Pur ritenendo la manifestazione in linea di massima condivisibile, e pur apprezzando il supporto offerto dall’amministrazione comunale di Termoli e dalla locale Pro Loco, ritengono le modalità organizzative della manifestazione profondamente sbagliate e lesive degli interessi degli esercenti, a posto fisso e ambulanti, dei pubblici esercizi termolesi. Esse hanno infatti penalizzato tali attività ingiustamente, visto che le stesse erano ben disponibili ad essere coinvolte e a partecipare fattivamente nell’iniziativa». Ora questo pastrocchio lessicale “mezzo politichese” dovrebbe essere decifrato, infatti se l’amministrazione comunale è stata “bravina”, se la Pro Loco se l’è “cavicchiata” vuoi vedere che la colpa è dei pizzaioli che non hanno fatto una buona pizza dopo aver prestato anche gratuitamente il proprio servizio? O forse gli ambulanti, gli spuntisti, i venditori di bomboniere ecc. avrebbero voluto fare loro le pizze in piazza? E’ in dubbio che l’anima generosa dei commercianti termolesi, gente pronta a collaborare per qualsiasi iniziativa rivolta a dare una visibilità, non solo alla loro categoria ma soprattutto alla città di Termoli, si veda: contributi per lo sport, autotassazione per arredare le vie cittadine sotto Natale, la notte bianca, rosa, azzurra ecc., questa volta sia stata macchiata da un’uscita fuori luogo dei loro principali rappresentati.

E’ in dubbio che l’assordante silenzio dell’amministrazione comunale su tale argomento la dice lunga, visto il risalto con cui l’iniziativa è stata pubblicizzata persino sul sito ufficiale del comune e organizzata in collaborazione con la Pro Loco locale. Forse un’associazione di categoria si dovrebbe preoccupare più di turismo, se rimarranno in questa città alberghi aperti grazie ad una “piano casa” scellerato voluto dalla Regione Molise, si dovrebbero preoccupare dell’occupazione giovanile, se i regolamenti comunali consentiranno ancora di aprire nuove attività, si dovrebbero preoccupare di discutere con i vari enti su quali iniziative mettere in campo nell’interesse della categoria e della collettività: a chi serve un altro porto turistico e per che cosa serve, visto che tale insediamento confliggerebbe anche con il nuovo PRG del porto?. Il Sindaco e gli assessori si sono accorti che questa pseudo commedia plautina nuoce altresì all’immagine del comune visto che l’iniziativa voluta e messa in campo dall’amministrazione era finalizzata ad uno scopo sociale? Almeno così ci auguriamo nell’attesa che la Pro Loco si pronunci sul ricavato dell’evento.

Il Consigliere Comunale Filippo Monaco

 

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7 Commenti

  1. Dopo aver letto attentamente l’intervento di Filippo ” su di una disputa a lui in qualità di consigliere comunale di Termoli poco interessa” ho capito solo che ha aperto ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni regionali.

  2. Ma se “In qualità di consigliere comunale di Termoli tale disputa poco interessa, altrettanto non mi interessa sapere chi ha torto o chi ha ragione o chi sarà il vincitore della contesa…..” c’era bisogno di intervenire sulla stampa su questo argomento?

  3. A proposito delle faide e veleni nella Confcommercio sappiate tutti che “In qualità di elettore del comune di Termoli tale disputa poco interessa, altrettanto non mi interessa sapere chi ha torto o chi ha ragione o chi sarà il vincitore della contesa…..” Sappiate pure che ho intenzione di candidarmi alle prossime elezioni regionali e che fin da ora sarò vicino a tutti i miei possibili elettori, specie termolesi, con continui e quotidiani interventi su tutti gli argomenti nessuno escluso. Prossimo intervento programmato ” limiti dell’attività sessuale della popolazione locale nel contesto obbligato dalla filiera istituzionale e risorse irrinunciabili conseguibili solo in seguito ad una programmazione unitaria di una nuova coalizione politica”