TERMOLI _ A nome di tutta l’Amministrazione Comunale saluto con viva graditudine tutte le rappresentanze militari presenti in questa piazza, che hanno voluto con noi contribuire a dare significato e solennità a questa semplice celebrazione del 25 aprile che abbiamo organizzato. Tutti sappiamo che il 25 aprile rappresenta una ricorrenza fondamentale nella storia dell’Italia, un simbolo di quella lunga e sanguinosa battaglia che ha condotto il nostro popolo sulla strada della Libertà e della coesione nazionale. In questa data si è voluto riassumere la capacità di riscossa di un Paese allora, nel 1945, mortificato e provato da una dittatura, da una guerra, da una sconfitta rovinosa ma ancora capace di ritrovare l’orgoglio della reazione, la forza di una riscossa morale e civile ancor prima che sul campo di battaglia. Oggi a distanza di 67 anni dal 1945 non possiamo negare che questa data, il 25 aprile, sia stata per troppo tempo utilizzata, a volte strumentalmente, per dividere e contrapporre parti politiche con letture forzate della storia che spesso stridevano con la realtà e la verità dei fatti.

Ma allo stesso tempo oggi non possiamo negare che soprattutto negli ultimi anni si sia compiuto un percorso di riconoscimento generale del grande contributo collettivo che uomini e donne di fede e credo politico diverso hanno dato alla conquista della libertà contro il nazismo e il fascismo. E importante è stato anche il cammino di analisi e riflessione che ha stigmatizzato eccessi e violenze compiuti a volte in nome di quella libertà, tanto difficile da conquistare ma anche tanto difficile da maturare autenticamente nelle coscienze di persone allora ancora tanto segnate dalle brutture e dagli orrori della guerra.

E’ così che penso siamo riusciti negli ultimi anni a riconoscere nella nostra coscienza civile di Italiani anche il momento per l’umana pietà da offrire a coloro che pur combattendo dalla parte sbagliata furono e restano espressione dello stesso popolo d’Italia. Oggi a questa data di liberazione dalla dittatura fascista e nazista dovremmo almeno idealmente associare quella del 9 novembre 1989, la data in cui, con la caduta di un muro ostile, si celebrò la liberazione di tutto il popolo europeo da un’altra dittatura altrettanto funesta come quella comunista sovietica. Sono convinto che solo così potremmo compiutamente offrire ai nostri giovani, ai nostri figli, il più grande augurio da parte nostra: e cioè che mai più nessuna dittatura possa mortificare in futuro la loro libertà.

Ad onore delle forze dell’ordine e delle forze militari presenti voglio concludere questo breve intervento ricordando e salutando con rispetto tutti coloro che quotidianamente operano per garantire l’ordine e la pace sociale alla nostra comunità e tutti quei rappresentanti dell’esercito italiano in questo momento impegnati nelle tante missioni di pace. E permettetemi anche un pensiero speciale in questo momento per nostri due marò attualmente privati della libertà in India a cui anche il nostro Consiglio Comunale ha voluto di recente ufficialmente esprimere solidarietà e vicinanza.

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1 commento

  1. torna a cuccia
    A Montà a guera è finita, torna a casa Montà, è finita a guera, e finita.Parlaci di strade da sistemare, Termoli è zozza come non mai, prima ti scaldavi per questi argomenti dicendo che la colpa era dell’ELLENICO, ora di chi è la colpa? torna a casa, Montà a guera e finita|