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CAMPOBASSO _ Oggi alle ore 11 il coordinamento molisano verso il 15 ottobre farà un flash mob/azione di disobbedienza sociale presso Equitalia a Campobasso NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO! I numeri della crisi ci dicono che uno dei pochissimi enti a vedere fortemente incrementati i suoi utili è la nota agenzia di riscossione dei tributi: Equitalia. Nata nel 2006 dalle ceneri della vecchia Gest Line, Equitalia è un ente ad azionariato pubblico (51% dell’Agenzia delle entrate e 49% dell’INPS) che agisce di fatto come privato appaltatore della riscossione delle tasse per gli enti locali, sulle quali riscuote un interesse (c.d. aggio) del 5%, che si va a sommare ad altri interessi sul debito del 6% per un totale del 9% fissato dalla legge. Inoltre, se il pagamento è successivo ai canonici 60 giorni che il contribuente ha per pagare devono anche sommarsi gli interessi di mora.

Dal 2009 al 2010, anno in cui è esplosa definitivamente la crisi economica anche in Italia, Equitalia ha implementato la riscossione dei tributi portando i suoi ricavi da 7735 milioni di euro a 8876 milioni, cifra mai raggiunta prima: più 14% dal 2009 e addirittura più 25% dal 2008. Ma chi sono i principali “tartassati” nella crisi? Sicuramente non i grandi evasori fiscali, coloro che possiedono immensi patrimoni derivanti da rendite finanziarie e, per evadere, trasferiscono all’estero gran parte dei loro redditi – dei quali si occupa la Guardia di Finanza e, in ogni caso, risultano nullatenenti. I “tartassati” di Equitalia, invece, stando ai casi riportati in numerose inchieste giornalistiche, sono precari che non riescono a fare fronte alle tasse per il carattere intermittente del loro lavoro; cassintegrati che non riescono a pagare il mutuo della casa, la quale viene in seguito ipotecata; lavoratori autonomi; le piccole e medie imprese che chiudono i battenti a causa della crisi (e licenziano) o che non ricevono in tempo i pagamenti dallo Stato – salvo poi, quest’ultimo, esigere puntualmente le tasse attraverso il suo “braccio armato” appalta-tributi; vittime di Equitalia sono anche le migliaia di persone licenziate a fronte di una crisi economica che non hanno concorso a provocare – in proposito le stime della Commissione Europea parlano di 2,2 milioni di senza lavoro nel 2010, pari all’8,6% della popolazione.

A questa cifra, però, vanno aggiunte anche le persone che hanno smesso (perché sfiduciate) di cercare lavoro e i cassintegrati, nonché le percentuali vertiginose di giovani (si parla addirittura del 40% nel Sud Italia) la cui unica prospettiva è la disoccupazione LA CRISI LA DEVONO PAGARE CHI L’HA CAUSATA: GRANDI EVASORI, BANCHIERI, SPECULATORI “gli esseri umani prima dei profitti, non siamo merce nelle mani di politici e banchieri,chi pretende di governarci non ci rappresenta, l’alternativa c’è ed è nelle nostre mani, democrazia reale ora!” IL 15 OTTOBRE PARTECIPIAMO ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

Coordinamento molisano verso la grande mobilitazione del 15 Ottobre

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