TERMOLI _ Giovanni Di Giandomenico con una lettera inviata oggi al Sindaco di Termoli Antonio Di Brino, al Presidente del Consiglio Alberto Montano ed agli assessori, chiede all’Amministrazione comunale di dare maggior risalto ad un uomo politico che è stato il “padre” di molti amministratori locali e regionali: Girolamo La Penna. Per Di Giandomenico sarebbe importante intitolare alla memoria di La Penna il Corso Nazionale di Termoli.
Questa la lettera inviata a Di Brino e Montano:
Gentilissimi Signori,
mi permetto di portare alla Vostra attenzione un problema che riguarda la città di Termoli e che investe la sua storia, la sua identità e la sua sensibilità civica. Si tratta della memoria dell’on.le Girolamo Lapenna che, a mio parere, deve essere riconsiderata e onorata in una forma più degna di quanto finora è stato pur meritoriamente compiuto.
Voglio solo qui ricordare che Lapenna, oltre ad essere stato uno dei padri fondatori del Molise ed uno dei massimi artefici del suo sviluppo culturale, economico e sociale, è stato per Termoli il demiurgo, quasi, della sua trasformazione da villaggio di pescatori a centro urbano civile e moderno. Sindaco per ben 16 anni, ha creato le scuole, fatto l’ospedale, istituito e sviluppato la zona industriale, promosso arti e manifestazioni anche di livello nazionale, adottato il primo piano regolatore, difeso e tutelato i lavoratori, ed in specie i pescatori, e così via. Insomma, ha forgiato la Termoli di oggi. E’ stato, dunque, il personaggio più illustre, illuminato e meritorio di tutta la millenaria storia della città. Per onorarlo, il Comune gli ha intitolato, peraltro con scarsa eco popolare, il parco comunale del Molinello e promosso, con altre istituzioni, le celebrazioni dell’anniversario della scomparsa.
Cose tutte degne, ripeto, ma che sembrano insufficienti per un adeguato riconoscimento della sua personalità e della sua opera. Vorrei dunque proporre di intitolargli la strada più rappresentativa del centro urbano, e cioè l’attuale Corso Nazionale, in modo che il suo ricordo sia sempre plasticamente vivo. Desidero a tal proposito rammentare che altri luoghi di Termoli sono stati già dedicati a figure significative della nostra storia e che in altre città della Regione (Isernia, Campobasso, Riccia) iniziative di questo genere sono state assunte per i propri figli più illustri. Sono sicuro che Termoli non sarà da meno.
Vi ringrazio, Signori Amministratori, per l’attenzione che vorrete prestare a questa mia proposta e Vi auguro un buon lavoro nel difficile compito di guidare la nostra Termoli.
Giovanni DI GIANDOMENICO
già Presidente della Regione
Rettore dell’Università “Pegaso” di Napoli
Caro professore, concordo pienamente con la tua proposta.
Sarebbe un doveroso atto di riconoscenza e di rispetto verso un Cittadino di Termoli che, in un mio intervento in Consiglio Comunale, ho definito “Principe della politica”.
Definizione, oggi, ancor più vera se rapportata al quadro politico attuale.
Con stima
Antonio Malerba
Una penna scomoda
Proposta del Magnifico Rettore:”mi permetto di portare alla Vostra attenzione un problema che riguarda la città di Termoli”. Mi permetta di dirLe di pensare a cose più serie! La giunta dovrebbe pensare a 360° ad un problema “che riguarda NON SOLO la città di Termoli” … il LAVORO e non a perder tempo,nemmeno al vaglio, di certe proposte fatte per Giunta da un singolo!
P.S.Forse oggi Termoli sarebbe stata una piccola Rimini e non un Polo Chimico ed industriale, se la scelta fosse ricaduta sull’incentivazione di uno sviluppo Artigianale-Turistico e dei Servizi.