TERMOLI _ Il “gesto del taglio della gola” fatto ad un avvocato da parte di un cliente non è reato per il giudice di pace di Larino. A protestare contro la sentenza emessa dal magistrato frentano, il legale termolese Laura Masieri questa volta parte offesa in un processo che ha visto come imputato un marittimo termolese. L’uomo si sarebbe rivolto alla Masieri per una separazione ma la parcella presentatagli non l’avrebbe soddisfatto tanto da recarsi nello studio legale e protestare con veemenza. Sulle scale l’uomo si è imbattuto nella Masieri da sola e le ha mimato il gesto del taglio della gola rivolta all’avvocato, all’epoca dei fatti, all’ottavo mese di gravidanza.

Una vicenda che l’avvocato non ha proprio “digerito”, anzi presentò denuncia contro il cliente per il gesto. La vicenda approdata davanti al giudice di pace larinese nei giorni scorsi è terminata con l’assoluzione del marittimo su richiesta di archiviazione del Pm Armanini perchè il gesto commesso dall’uomo non sarebbe stato inteso come minaccia ma come una sorta di eufenismo per la “parcella elevata” nonostante questa fosse stata approvata dall’ordine forense.

L’avvocato Masieri, molto risentita dell’accaduto, contesta con veemenza tale decisione ed annuncia battaglia. Unico episodio positivo nella vicenda, il pagamento della parcella da parte del cliente. 

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