MACCHIA VALFORTORE _ Ancora una bruttura realizzata grazie all’ingegno del sindaco di Macchia Valfortore, Carozza. Stiamo parlando della ristrutturazione del monumento ai caduti. L’inaugurazione, avvenuta lo scorso 1° novembre, ha creato non pochi malumori e polemiche tra la popolazione. Come dice un antico proverbio: “La gatta frettolosa fa i figli ciechi” e come è consuetudine ormai da decenni l’amministrazione di Macchia Valfortore si distingue ancora nella realizzazione di lavori nel centro urbano, e non. Mi astengo dall’analizzare la serie di interventi effettuati nel corso delle sue legislature. Voglio esprimere delle considerazioni su quest’ultima in particolare, la ristrutturazione del monumento ai caduti. Basta soffermarsi davanti per rendersi conto della bellezza di quest’opera d’arte, per la cui realizzazione sono stati impiegati oltre tre anni. Uno per restaurare i reperti bellici, due circa per procedere alla progettazione. Neanche una settimana per eseguire le opere. Ci troviamo di fronte ad una realizzazione esteticamente non apprezzata da tutti, poco precisa, sia come progetto e ancor peggio per l’impiego dei materiali usati. E per di più, laddove si era affacciata l’ipotesi di eliminare le barriere architettoniche, sono stati realizzati degli scalini, riducendo lo spazio di passaggio ed accesso alla Chiesa. E che scalini!!!!! Sicuramente creeranno difficoltà in occasione delle cerimonie funebri. Ma la cosa che è riuscita alla perfezione al primo cittadino è la deturpazione della facciata dell’antica Chiesa di San Nicola, orgoglio e prestigio dei cittadini di Macchia Valfortore, al fine di eliminare le barriere architettoniche. Oggi resta in bellavista uno scempio, un’opera incompiuta ed abbandonata al ricettacolo di immondizie di ogni genere.

Un’altra bella trovata dell’amministrazione! Purtroppo ancora non si è capito se si volevano dilapidare finanziamenti a disposizione nelle casse comunali o si voleva risolvere concretamente il problema, ormai collocato nel dimenticatoio. Di questo passo e con questi personaggi che programmano e realizzano cosìfatte bellezze, il futuro di Macchia sarà garantito!! Non ci resta che sperare che il sindaco Carozza si svegli e si ravveda rendendosi conto una volta per tutte che il denaro pubblico – e sottolineo pubblico, non privato – deve essere utilizzato con razionalità, intelligenza ed oculatezza, attraverso la collaborazione ed il coinvolgimento dell’intero consiglio comunale. E rispettando anche i suggerimenti dei cittadini i quali hanno il sacrosanto diritto di esprimere la loro opinione e di non essere tenuti in considerazione solo nel periodo elettorale.

                                                                                                                                IL CONSIGLIERE DI MINORANZA NICOLA ALBANESE

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